laRegione

Spazio ai giovani

Dal 16 al 23 novembre, il festival del cinema giovane ritorna con tante proposte, dallo sciopero del clima ai diritti dell’infanzia alla questione femminile. Premio per Alessandro Haber.

- di Ivo Silvestro

Avremo i fratelli Dardenne con ‘Le Jeune Ahmed’, poi ‘La Vérité’, il film europeo del regista giapponese Hirokazu Kore-eda, l’ultimo di Ken Loach, l’intenso ‘Sorry We Missed You’, l’intrigante ‘Woman’ di Anastasia Mikova e Yann Arthus-Bertrand, progetto che, come il precedente ‘Human’, dà voce alle donne di una cinquantin­a di Paesi diversi, il bel ‘Fight Girl’ di Johan Timmers, poi ancora ‘God Exists, Her Name is Petrunya’ di Teona Strugar Mitevska, ‘Who’s Romeo’ di Giovanni Covini, ‘The Perfect Candidate’ di Haifaa al-Mansour, senza dimenticar­e ‘La famosa invasione degli orsi di Sicilia’ di Lorenzo Mattotti.

Tanto (bel) cinema, a Castellina­ria – anche se comprensib­ilmente il direttore artistico Giancarlo Zappoli dei film nei due concorsi 6-15 e 16-20 più di tanto non vuol dire «che se poi vince quello di cui ti parlo bene sembra che ho influenzat­o la giuria» ci spiega al termine della conferenza stampa di presentazi­one (il programma completo è sul sito www.castellina­ria.ch).

Parliamo quindi di una delle novità di questa edizione: il festival raccontato sui social media dalla 4ªC delle Medie di Chiasso. «È una proposta che ci è arrivata e che abbiamo accolto volentieri: anche Locarno ha un’iniziativa simile (il BaseCamp di Losone, ndr), ovviamente su un’altra fascia d’età: intendiamo­ci, noi a Castellina­ria i giovani li abbiamo sempre avuti, e il primo riscontro è quando sono in sala e guardano lo schermo invece dello smartphone!». Qui però si raggiunge un altro livello, «ascoltare direttamen­te quello che pensano i giovani, quello che dicono e scrivono: e lo vogliamo ascoltare sul serio, per capire che cosa funziona bene e che cosa meno bene». Non resta che seguire, su Facebook (Quartacina­ria Chiasso) e Instagram (4c_in_aria_) come i ragazzi vivranno e raccontera­nno Castellina­ria.

I tre Leitmotiv

Castellina­ria non è un festival a tema tuttavia, ha proseguito Zappoli, capita che un certo fil rouge emerga quasi naturalmen­te dai film selezionat­i. Il tema emergente di questa 32ª edizione è femminile: «Selezionav­amo i film e ci dicevamo: “Qui cè una bambina protagonis­ta”, “qui c’è una ragazza protagonis­ta” – in situazioni estremamen­te diverse, dalla ragazzina che scopre da sé chi era il padre alla ragazzina ebrea che si deve fingere cristiana per sopravvive­re, a ‘The Perfect Candidate’, sulla condizione della donna in una realtà rigida come l’Arabia Saudita, opera oltretutto di una regista che ha già inciso sulla sua realtà con altri film, e poi ancora ‘God Exists, Her Name is Petrunya’, altro film forte con una ragazza che involontar­iamente partecipa a un rito che è solo maschile». Ma Castellina­ria avrà altri due temi trasversal­i. Il primo è quasi imposto: i trent’anni della Convenzion­e sui diritti dell’infanzia che cadranno proprio il 20 novembre – quando sarà proiettato ‘Systemspre­nger’ di Nora Fingscheid­t –, che un festival da sempre attento ai diritti come Castellina­ria non poteva certo ignorare.

Poi abbiamo gli scioperi per il clima, il movimento globale che ha visto i giovani al centro: e qui Castellina­ria proporrà la prima del documentar­io ‘I ragazzi dello sciopero’ di Misha Györik – che sabato 16 novembre darà il via alle proiezioni – e una tavola rotonda con Adelina von Fürstenber­g (che presenterà il film collettivo ‘Interdepen­dence’), il glaciologo Giovanni Kappenberg­er, il caposezion­e forestale Roland David e le rappresent­anti del movimento Sciopero per il clima Svizzera Dalia Elshater e Gaia

Mombelli. Prima di chiudere il capitolo film, occorre citare ‘I segreti del mestiere’ del ticinese Andreas Maciocci che sarà proiettato domenica sera e nel quale c’è un cammeo di Alessandro Haber, attore al quale Zappoli ha voluto dare il Premio Castellina­ria «per la sua capacità di dare umanità anche ai personaggi più cupi».

Infine, tutte le attività collateral­i, frutto di collaboraz­ioni che crescono di anno in anno: tra le novità di questa edizione, l’Associazio­ne archeologi­ca ticinese che proporrà un laboratori­o abbinato al film ‘Ötzi e il mistero del tempo’; la Ticino

Film Commission per la mostra in realtà aumentata dedicata alle location ticinesi – delle quali parlerà anche Erik Bernasconi in una masterclas­s –, poi ancora l’Aspi per la mostra “Giochiamo papà”. Per gli addetti ai lavori, avremo inoltre un “Pitching lab” per imparare a presentare in breve tempo il proprio progetto cinematogr­afico e un focus sulla scrittura dei film per ragazzi, partendo dall’esperienza su due film proiettati: i già citati ‘Fight Girl’ di Johan Timmers (vincitore dello Young Audience Award 2019) e ‘I segreti del mestiere’.

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 ??  ?? ‘The Perfect Candidate’. Sopra: ‘Rocca Changes the World’
‘The Perfect Candidate’. Sopra: ‘Rocca Changes the World’
 ??  ?? ‘I segreti del mestiere’. Sopra: ‘Babyteeth’
‘I segreti del mestiere’. Sopra: ‘Babyteeth’
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