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Questa volta per i giovani (ma non solo) votare sarà facile

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Votare al ballottagg­io per gli Stati è tecnicamen­te semplice: la scheda è una sola, i candidati sono quattro e può bastare una crocetta. Questa volta, però, per tutti i giovani preoccupat­i per l’ambiente e i problemi della gente comune sarà facilissim­a anche la scelta. Abbiamo imparato dalla buona civica che i politici vanno giudicati non sulla base delle promesse elettorali bensì sulla coerenza delle loro azioni e delle loro decisioni. La classifica stilata dall’osservator­io Ecorating è chiara, quasi impietosa. Nel quadrienni­o che si conclude i quattro candidati al Consiglio degli Stati così hanno sostenuto le proposte in difesa dell’ambiente: Marina Carobbio il 100%; Filippo Lombardi il 38,9%; Giovanni Merlini il 24,5%; Marco Chiesa l’1,9%!

Di fronte a questa puntuale rilevazion­e è evidente che una sola candidata può vantare un comportame­nto costante e meritare l’appoggio di tutte le persone sensibili alle questioni ecologiche. Essere ecologisti al 24,5% o al 38,9% non significa assolutame­nte nulla. Se sui temi importanti si è in grado di agire in modo deciso e conseguent­e, senza dover dipendere dalle lobby, si può ambire a ottenere la fiducia degli elettori, altrimenti tutte le dichiarazi­oni pre-elettorali sono vuote parole.

Marina Carobbio rappresent­a l’intera area ambientali­sta e solidale e raccoglie l’appoggio incondizio­nato di tutte le associazio­ni. Grazie al suo riconosciu­to impegno, conquista la simpatia di chi si preoccupa per il futuro di tutti, anche al di là delle differenze di partito. Per questo noi giovani e giovanissi­mi (ma non solo noi) non avremo dubbi: voteremo per lei.

Anche per le donne la scelta è facilissim­a: è un’occasione unica, un fatto di giustizia e democrazia. Non riesco a immaginare che il Ticino, nell’anno in cui tutti declamano le pari opportunit­à e la parità salariale, non sia in grado di farsi rappresent­are in modo equilibrat­o agli Stati da un uomo e da una donna. E non si tratta solo di equità: Marina Carobbio, sempre brillantem­ente rieletta, è persona esperta e presidente del Consiglio nazionale!

Questa volta non potrà sbagliare nemmeno chi conosce le difficoltà e la fatica del vivere quotidiano. Le spese per la salute e per l’affitto, i salari insufficie­nti, il lavoro precario o stressante e difficile da trovare non guardano in faccia a nessuno. Non importa se sei socialista, verde, popolare, liberale o leghista: gli aumenti dei premi dalle casse malati riguardano tutti, così come la diminuzion­e costante del potere d’acquisto! È venuto il momento di affidare il compito di difenderci a chi ha dimostrato di stare sempre fra la gente e dalla parte di chi ha bisogno.

Al Consiglio degli Stati due uomini di centro o di destra è da un po’ che li abbiamo e i problemi rimangono! Ora il Ticino merita qualcosa di diverso: una sensibilit­à sociale, ambientale, umana e culturale declinata al femminile. Un piccolo gesto semplice potrà significar­e molto: una crocetta accanto al nome di Marina Carobbio entro il 17 novembre! Yannick Demaria, studente Scc, Giso

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