Iniziativa dei Comuni, l’ora delle audizioni
I firmatari ventilano anche una riduzione graduale del contributo di 25 milioni
Ieri è toccato a Giovanni Cossi e a Roberto Lurati, sindaci rispettivamente di Vernate e di Canobbio, in rappresentanza dei comuni che hanno sottoscritto l’iniziativa. La settimana prossima sarà il turno dell’Act, l’Associazione dei comuni ticinesi. In commissione parlamentare della Gestione è il momento delle audizioni sull’iniziativa legislativa con cui più di sessanta Comuni chiedono di abolire, passando dalla modifica del relativo decreto del 2014, la quota di 25 milioni di franchi, su un totale di 38, che gli enti locali sono tenuti a versare annualmente al Cantone per risanare le finanze. Oggi però i conti cantonali “sono ampiamente nelle cifre nere”, sostengono Cossi e colleghi, per i quali il versamento di una (consistente) quota del contributo di 38 milioni non si giustificherebbe più.
Come popolari democratici, ricorda il capogruppo in Gran Consiglio Maurizio Agustoni, «questa iniziativa l’abbiamo sempre sostenuta, si tratta ora di trovare una soluzione che vada bene a un’ampia maggioranza. Ma credo che non sia pensabile di non accoglierla in larga misura». Rileva il leghista Michele Guerra: «Ritengo che sia giusto tenere in considerazioni le richieste dei Comuni che hanno sottoscritto l’iniziativa, sul come e sul quanto bisognerà trovare un compromesso». Se ci sarà una maggioranza commissionale favorevole all’iniziativa si ritoccherà il Preventivo 2020 del Cantone? «In generale – riprende Agustoni – non è opportuno fare degli emendamenti al Preventivo sotto forma di modifiche legislative. Se ci sarà una maggioranza, si sottoporrà al plenum del Gran Consiglio il rapporto sull’iniziativa nella seduta di dicembre, contestualmente all’esame del Preventivo, ma con un voto separato». Gli iniziativisti hanno peraltro ventilato la possibilità di una riduzione graduale del contributo: 12,5 milioni per i primi due anni, con soppressione totale dei 25 milioni dal terzo anno. «Il problema di fondo è chi finanzierà poi questi compiti», afferma Alex Farinelli, capogruppo Plr. «Capisco l’attesa da parte dei Comuni. Sarebbe però un approccio sbagliato quello del parlamento che improvvisamente, senza interfacciarsi con il governo, stralci questi 25 milioni».