Il cruccio del ‘sì’ all’iniziativa anti-immigrazione
Guida da quasi 12 anni il Partito socialista, è quindi il presidente di partito più longevo. Una carica logorante sia sul piano politico che su quello personale, ha riconosciuto in interviste a ‘La Liberté’ e al ‘Blick’ il 49enne friburghese Christian Levrat, padre di tre figli. Di formazione giurista, Levrat è stato eletto al Nazionale nel 2003. Siede dal marzo 2012 al Consiglio degli Stati, dove ha preso il posto di Alain Berset, eletto in Consiglio federale mesi prima. Domenica il presidente socialista dimissionario è stato brillantemente rieletto al ballotaggio.
In una nota, il Ps lo celebra per la sua capacità di rafforzare il carattere di movimento del partito. L’interessato ha detto di aver preso la decisione di lasciare la presidenza già da tempo. Si assume solo una parte della responsabilità del calo di consensi nell’elezione del Consiglio nazionale del 20 ottobre. Tutti i grandi partiti, fa notare, sono scesi al loro livello più basso da anni a questa parte.
Per il friburghese, uno dei momenti forti della sua carriera politica è stata l’elezione in Consiglio federale di Eveline Widmer-Schlumpf nel 2007. Il presidente socialista cita tra i successi ottenuti i ‘no’ all’abbassamento del tasso di conversione del 2o pilastro (2009), ai jet da combattimento Gripen (2014) e alla Riforma III dell’imposizione delle imprese (2017). Il ‘sì’ all’iniziativa Udc ‘Contro l’immigrazione di massa’ è invece il suo più grande smacco: “Poteva essere evitata se il mio partito si fosse messo d’accordo con i liberali radicali su un’estensione delle misure accompagnatorie” alla libera circolazione “e se avessimo preso sufficientemente sul serio l’iniziativa”, ha dichiarato Levrat a Keystone-Ats.