Giornate del cinema momò
Anche Chiasso (come Los Angeles) ha le sue colline. Pure la cittadina di confine (come la Mecca della ‘Settima arte’) ha il suo sogno da proiettare sul grande schermo. È nato così, dalla voglia di un gruppo di amici di fare cinema nel Mendrisiotto, il Moff, il ‘Momohill Film Fair’. Nei piani quella che sarà tenuta a battesimo oggi, dalle 20, al Cinema Excelsior è una “nuova realtà cinematografica festivaliera” proposta alla Svizzera italiana. Una prima edizione che ha tutta l’ambizione di avere un... ‘sequel’. Non è che Chiasso intenda ora mettersi a fare concorrenza a Locarno. C’è piuttosto l’obiettivo di dimostrare che è possibile fare cinema in modo indipendente e senza grandi mezzi. Per il fondatore e presidente di Moff, Markus Otz, il festival è l’espressione della «voglia di proporre un cinema a tutto tondo». Da oggi a sabato passeranno sullo schermo le 35 produzioni di 14 Paesi selezionate, affidandosi al criterio della «qualità cinematografica», tra la sessantina candidate alla manifestazione. «Ciò che vedrà il pubblico – anticipa il direttore artistico Marco Capodieci – è rappresentativo di tutti i continenti». Il linguaggio è quello del cortometraggio, dell’animazione, persino dei video subacquei. «Possiamo dire – annota Roberto Regazzoni che di Moff è uno dei consulenti artistici (con Cristina Pagani e Giovanni Barella) – di avere scoperto un mondo cinematografico che non conosci e non ti aspetti». E non è detto che il cinema non possa rivelare, a sua volta, al mondo una realtà, piccola ma poi non così periferica, come Chiasso. Alla Società commercianti del Mendrisiotto, che collabora con l’evento, ci si è già fatto un pensierino. «In fondo – rilancia Capodieci –, adesso anche il Mendrisiotto ha le sue giornate del cinema». Per viverle basta staccare il ‘pass’ a un prezzo ‘cultural-politico’ (all’ingresso o allo 079 772 31 22). Venti i premi che saranno consegnati sabato prima del... ‘The end’.