Dimessa e poi morta, medico a processo
Ci fu un nesso causale tra la decisione del medico di dimettere la paziente e la morte della stessa intervenuta qualche giorno più tardi? Il medico fece tutti gli accertamenti necessari o fu negligente? Sono queste alcune delle cruciali domande che la Corte delle assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Mauro Ermani, dovrà porsi durante la camera di Consiglio, apertasi ieri sera al termine del processo, oltre a esaminare ben 4 perizie mediche agli atti, inclusa quella disposta dal tribunale. La sentenza sarà pronunciata oggi.
La vicenda giudiziaria vede da ieri sul banco degli imputati un medico dell’Ospedale regionale di Lugano accusato di omicidio colposo. Il caso riguarda il decesso di una 25enne, avvenuto il 20 novembre del 2012. Dopo essere svenuta, la giovane si presentò una prima volta al Pronto soccorso dell’Ospedale Italiano di Lugano. Raccontò dei suoi problemi di ansia che duravano da anni, e accentuatisi nell’imminenza degli esami di avvocatura. Dopo una notte di ricovero in reparto con diagnosi di iperventilazione e dopo aver effettuato un elettrocardiogramma e un’analisi di un enzima, la troponina, il medico a processo decise di dimetterla.
Nei giorni successivi, una volta superati gli esami, venne ricoverata d’urgenza, stavolta all’Ospedale Civico, dove morirà il 3 dicembre per un arresto cardio-respiratorio, provocato da una tromboembolia polmonare massiva. Sotto inchiesta finirono inizialmente cinque persone, tra personale curante del Civico e dell’Italiano: tre medici e due assistenti. Per quattro di loro il procedimento penale è sfociato in un decreto d’abbandono.
Non così per il medico rinviato ieri alle Correzionali. Una morte evitabile, il medico fu negligente – ha sostenuto la pp Chiara Borelli – perché andavano eseguiti gli accertamenti del caso. Il magistrato ha proposto una pena pecuniaria. Di parere opposto la difesa, rappresentata dall’avvocato Mario Branda, che con una perizia di parte è riuscito a sconfessare parzialmente quella disposta dal ministero pubblico. Ed è proprio dal parere di periti e specialisti che dipenderà buona parte del processo. La pubblica accusa ieri ha intanto formulato una proposta di condanna per omicidio colposo nei confronti del medico. La difesa ha richiesto invece la piena assoluzione dell’imputato. Il giudice Ermani pronuncerà il verdetto nella giornata odierna.