La capolista detta legge
A Zurigo stavolta non c’è nulla da fare, per un Lugano poco ispirato e che crolla negli ultimi due periodi
Zurigo – Se non è la più brutta uscita stagionale, poco ci manca, per un Lugano che incassa la quarta sconfitta consecutiva. Intendiamoci, perdere in trasferta contro la capolista ci sta, eccome, è il modo semmai a lasciare un po’ perplessi. Infatti soltanto nel primo periodo i ticinesi riescono ad esprimersi su buoni livelli, nonostante già lì s’intravedono tante lacune a livello difensivo. Intanto lo Zurigo si dimostra scaltro, e si porta sul 2-0 dopo dodici minuti grazie ai gol di Bodenmann e Chris Baltisberger, mentre i bianconeri falliscono diverse opportunità, prima di riuscire finalmente a segnare con Lammer. «Non siamo partiti benissimo – dice l’attaccante arrivato quest’anno da Zugo –, ma poi abbiamo mostrato carattere e alla fine del primo periodo il momentum era dalla nostra parte». Già, oltretutto con il grande rammarico di aver sprecato 1’23’’ di doppia superiorità numerica. Le speranze e l’enfasi, tuttavia, si spengono di colpo al rientro dalla prima pausa. Un’involuzione veloce e inesorabile che permette allo Zurigo di realizzare con Krüger, Roe e Bodenmann altre tre segnature: 5-1 il risultato dopo nemmeno 32 minuti di gioco.
‘Un rientro simile non ce lo aspettavamo: bisogna guardarsi allo specchio, analizzare gli errori e ripartire’, dice Lammer
Una condanna, oltre che una punizione per la prestazione fornita. «Gli abbiamo servito quelle reti su un piatto d’argento – continua Lammer –. Però bisogna pure dire i nostri avversari sono stati molto cinici e scaltri nel sfruttare quelle chance». Ed è proprio così, perché incredibilmente il computo totale dei tiri a fine gara è di 23 a 30 in favore dei ticinesi. Ma quel dato non deve ingannare, infatti il portiere finlandese Ortio non deve praticamente mai superarsi per fermare quelle conclusioni. E chi si aspetta perlomeno una reazione d’orgoglio nell’ultima frazione resta deluso. Lo Zsc fa quello che vuole, il Lugano resta passivo in balia degli eventi. Logica conseguenza di ciò sono le reti di Chris Baltisberger (autore di una doppietta) e di Bodenmann (tripletta per lui) ancora prima del 49’. «Quando sei sotto di tre reti qui a Zurigo, poi diventa difficile rientrare. Dopo la pausa dedicata alla Nazionale non c’immaginavamo evidentemente una prestazione del genere: non era quello che volevamo. Ora dovremo guardarci allo specchio, analizzare gli errori, e poi ripartire». Per il complesso di Kapanen è la quarta sconfitta consecutiva. «Non va bene, è chiaro: dobbiamo ritornare a mostrare le qualità messe in pista nelle prime uscite stagionali: quindi aiutare il nostro portiere, giocare in maniera compatta, con la difesa che deve dare una mano all’attacco e viceversa. E poi mostrare durezza sul ghiaccio e lavorare con onestà». Almeno una nota positiva c’è, ovvero il rientro di Romanenghi, miglior bianconero in pista. «È sempre bello quando un’infortunato torna a giocare – conclude Lammer –. Matteo ha giocato effettivamente bene, ma non serve concentrarsi sui singoli, per risalire la china ci vuole l’apporto dell’intero gruppo, solo con il collettivo potremo superare questo momento».