Argenteria venduta, restano solo le bambole di pezza
Siamo alla settima giornata e le squadre sono in parte cambiate rispetto a inizio stagione. Vuoi per infortuni, vuoi per scarso rendimento, vuoi per un non sempre comprensibile… “diamo responsabilità ai nostri giocatori e mandiamo a casa il top scorer” come nel caso di Nyon che ha licenziato Stevens Jordan – 24 punti, 4 rimbalzi e 5 assist di media – con i risultati che si vedono bene, classifica alla mano. Anche Tigers e Massagno hanno fatto la loro parte: il Lugano ha ingaggiato, come si sa, Portannese, ma solo sino a fine novembre. Potrebbe tornare Molteni se le parti troveranno un accordo in sintonia con il budget dei bianconeri, dato che a Vevey non c’è aria buona. Sempre poi che Molteni, in Giappone per il solito e, per noi, inutile 3x3, torni in tempi adeguati alla bisogna del club e non della Nazionale, targata Losanna, appunto del 3x3. Per ora si è 19esimi nel ranking e i sogni per le Olimpiadi ci sembrano sempre più irreali, come ampiamente anticipato un anno fa: ma aspettiamo per la sentenza finale. Torniamo al mercato, dove la Sam, constatato che Grüninger sarà operato al ginocchio e ne avrà per tutta la stagione, correrà ai ripari: sull’uscio di casa c’è già Sinclair, pronto ad essere riarruolato e non c’era da dubitare che i massagnesi prendessero un quarto straniero, Grüninger o meno. Intanto, va detto che Andjelkovic ha disputato una signora gara contro il Pully, confermando il pieno recupero e va considerato un “acquisto” di spessore.
L’Olympic ha ingaggiato Juwan James, pivottone che ha sempre fatto la fortuna delle squadre dove è stato: prende il posto di Touré che sarà out per tutta la stagione. Ovviamente sono due centri di differente tecnica e fisico, ma sono entrambi degli ottimi giocatori. Inoltre l’Olympic ha preso Marco Lehmann, ex Swiss Central e compagno di merenda di Molteni e di Natal Jurkovitz nella squadra del 3x3. Il Vevey ha sostituito l’infortunato Albijanovic con Uros Nikolic, pivottone di spessore, mentre il Nyon ha preso Kevin Mickle.
Muterà in modo sensibile lo spessore delle compagini con questi cambiamenti? Non ci contiamo molto perché l’argenteria di casa è già stata quasi del tutto venduta e restano solo le bambole di pezza, fatte le dovute eccezioni per le poche ricche. Poco ricca invece è la classifica europea delle nostre Nazionali: quella maschile si situa al 35° rango, quella femminile al 37°. A livello mondiale i maschietti sono al 63° e le femmine al 77° posto. Come si vede, la strada è lunga e, sempre a mio parere, sempre più lunga, checché ne dicano i soliti imbonitori.