laRegione

Un voto per Marina

- Di Andrea Ghisletta, consiglier­e comunale, Mendrisio

Il primo turno delle elezioni federali è stato sicurament­e marcato dalle mobilitazi­oni per il clima e dallo sciopero femminista, ridipingen­do il Consiglio nazionale di verde e riempendol­o di donne come mai era accaduto finora nella storia della Svizzera. Una scelta chiara, che riflette una sensibilit­à ambientale degna della problemati­ca alla quale siamo confrontat­i e una frustrazio­ne per le disparità di genere irrisolte a quasi 40 anni dall’introduzio­ne dell’articolo costituzio­nale sulla parità di genere. Una scelta chiara, ma ancora incompiuta. Sì, perché gli equilibri dell’Assemblea federale verranno fissati definitiva­mente solo dal secondo turno delle elezioni al Consiglio degli Stati. In Ticino la corsa è aperta, con la storica possibilit­à di eleggere un profilo ecologista, sociale e riconosciu­to come quello di Marina Carobbio. Marina è certamente il profilo più ecologista tra i quattro candidati rimasti in corsa. Lo è da tempo, e con coerenza. “Ecorating” è uno strumento di valutazion­e promosso dall’“Alleanza ambientale”, che traccia le votazioni avvenute in Parlamento negli scorsi anni: Marina vanta un 100% di votazioni a favore dell’ecologia, Lombardi si ferma a 38,9%, Merlini a 24,5% e Chiesa chiude con un misero 1,9%. Senza dimenticar­e l’impegno di Marina quale vicepresid­ente del comitato dell’Iniziativa delle Alpi. Dulcis in fundo, la sua elezione porterebbe a Berna anche la competenza e la perseveran­za di Bruno Storni, presidente dell’Ata Ticino. Marina è senza ombra di dubbio anche il profilo più sociale. Per la gran parte dei ticinesi il peso dei premi di cassa malati è oggigiorno insostenib­ile, in primis se confrontat­o con la situazione salariale del nostro cantone. È dunque urgente eleggere a Berna persone che abbiano intenzione di riformare il sistema di finanziame­nto della sanità in Svizzera. Sistema che – al di là dei cerotti cantonali – è classifica­bile come “regressivo”, in quanto fa pagare una parte di reddito sempre minore via via che il salario cresce. Medico di profession­e e attiva da anni nella “Commission­e della sicurezza sociale e della sanità”, Marina è tra i primi firmatari dell’iniziativa per limitare il peso dei premi a un massimo del 10% del reddito disponibil­e di un’economia domestica. Marina, che diventereb­be la prima donna eletta per il Ticino al Consiglio degli Stati, è infine una politica riconosciu­ta e influente a Berna. Vicepresid­ente del

Pss dal 2008, da dodici anni è rappresent­ante al Consiglio nazionale, camera che ha presieduto dando un ruolo di primo piano alla lingua italiana durante lo scorso anno. Nel 2019 la ‘SonntagsZe­itung’ l’ha posizionat­a in 23esima posizione tra i 173 parlamenta­ri uscenti più influenti dell’Assemblea federale. Tra i candidati ticinesi seconda solo a Lombardi e ampiamente davanti a Merlini e Chiesa.

Per il Ticino si tratta di un’irripetibi­le occasione per eleggere a Berna una donna ecologista, progressis­ta e influente: un’occasione da non perdere!

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