A Berna con un ‘ticket’ di centro vincente
Il risultato ottenuto dal Ppd alle elezioni federali 2019, con la riconferma dei seggi di Fabio Regazzi e Marco Romano al Consiglio nazionale, è stato raggiunto grazie all’impegno collettivo di molte persone che hanno sostenuto i nostri candidati e creduto nella strategia improntata in questi mesi dal partito, che ha visto concretizzata la congiunzione delle liste con il Plr. Il primo obiettivo di questa strategia elettorale è stato raggiunto: mantenere i quattro seggi di “centro” alla Camera bassa. Tuttavia ora vi è un secondo importantissimo obiettivo da centrare; ovvero la riconferma di Filippo Lombardi e l’elezione di Giovanni Merlini al Consiglio degli Stati.
Il voto ticinese dello scorso 20 ottobre è stato in linea con la tendenza nazionale: anche alle nostre latitudini i Verdi hanno conosciuto una forte crescita. Il Partito popolare democratico, quale Partito di governo, è la formazione politica che ha tenuto meglio le sue posizioni. Il Ppd è inoltre tornato, alle elezioni federali, il secondo partito ticinese e questo è sicuramente un segnale positivo e incoraggiante, attestando che le soluzioni pragmatiche, praticabili e serie proposte dai nostri rappresentanti raccolgono il consenso delle Cittadine e dei Cittadini. Non va neppure sottaciuta la circostanza secondo la quale il risultato elettorale, alla vigilia del voto, era tutt’altro che scontato, soprattutto perché la congiunzione Ppd-Plr ha generato inevitabilmente qualche malcontento nelle rispettive basi elettorali. Questa strategia, nata in ragione dell’effettiva e preesistente collaborazione tra i deputati del centro, per poter essere riproposta anche in futuro, dovrà dimostrare una consolidata maturità il prossimo 17 novembre. La conferma dei due rappresentati del “centro” politico alla Camera alta – sinonimo di garanzia di una politica moderata e seria – non sarà per nulla semplice e scontata; sarà necessaria una massiccia mobilitazione delle rispettive basi. Le forze politiche ragionevoli dovranno confermare la loro compattezza a favore di un Ticino equilibrato e orientato al progresso. Soltanto una forte delegazione ticinese di centro alle Camere federali potrà garantire delle soluzioni ponderate, fattibili e condivisibili dal profilo sociale, ambientale ed economico.