Esercitazione sicurezza, valutazione ‘positiva’
Mettere alla prova le strutture e le procedure di sicurezza in vigore nel nostro Paese, di fronte a una minaccia terroristica persistente. Era l’obiettivo dell’Esercitazione nazionale della rete integrata svizzera per la sicurezza (Erss 19) svoltasi sull’arco di 52 ore consecutive, tra lunedì e ieri, e alla quale ha partecipato anche il Consiglio di Stato. L’Esercitazione della rete integrata svizzera per la sicurezza, edizione 2019, si è tenuta sul piano nazionale e a livello ticinese è stata coordinata dalla Polizia cantonale, con la collaborazione, laddove necessario, dei partner attivi nel settore della sicurezza, spiega il governo.
Settanta organizzazioni coinvolte a livello nazionale
Dall’11 al 13 novembre il programma ha coinvolto circa settanta organizzazioni fra servizi federali, Cantoni, Città e infrastrutture sensibili di tutta la Confederazione. L’Esercitazione, si aggiunge nel comunicato, prevedeva “uno scenario sul tema della minaccia terroristica persistente e comprendeva fenomeni criminali che, nella realtà, potrebbero toccare anche il nostro cantone: fra questi, ad esempio, attacchi a infrastrutture critiche, emergenze sanitarie, pressione alle frontiere e possibili attentati.
Il dispositivo ha inoltre permesso “di esercitare, a più livelli, la struttura di condotta cantonale secondo il nuovo concetto di protezione della popolazione”. La nuova impostazione vede, in casi gravi, l’entrata in funzione di Stati maggiori di primo intervento (Smepi),
Stati maggiori regionali di condotta (Smrc) e lo Stato maggiore cantonale di condotta (Smcc) che nella fase acuta vengono diretti dalla Polizia cantonale e dalla Sezione del militare e della protezione della popolazione (Smpp) nelle fasi di ripristino.
Il Consiglio di Stato, si legge nella nota, valuta “positivamente” le attività svolte durante i tre giorni. Attività, sottolinea ancora il Consiglio di Stato, che hanno confermato “la professionalità e la preparazione degli enti incaricati di garantire la sicurezza nel nostro cantone”.