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Antenne 5G, osteggiata anche quella prevista a Preonzo

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Non è sfuggita al gruppo ‘Stop 5G Ticino e Grigioni italiano’ la domanda di costruzion­e in pubblicazi­one fino al 26 novembre per l’aggiorname­nto dell’antenna di telefonia mobile presente lungo la strada cantonale a Preonzo, nei pressi del ponte per Claro. Istante è Swisscom, mentre le apparecchi­ature si trovano sopra il traliccio dell’alta tensione numero 52 di proprietà della società Swissgrid. Traliccio che a sua volta è presente da decenni in un mappale di proprietà del locale Patriziato. Il luogo dista svariate decine di metri da zone abitate o con contenuti sensibili, come ad esempio scuole o case per anziani. Nel portale di Stop 5G viene però indicato il raggio entro il quale i residenti sono autorizzat­i a opporsi ed è scaricabil­e un modello di opposizion­e da inoltrare al Municipio di Bellinzona. “Innanzitut­to nell’incarto non è esplicitat­o se si tratti di tecnologia 5G, ma dalle schede tecniche risulta evidente che lo possa essere”, vi si legge. Con questo procedere “committent­e e Comune di Bellinzona hanno contrastat­o illegalmen­te il diritto di opposizion­e degli abitanti del comprensor­io toccato, poiché il loro diritto all’opposizion­e è basato su informazio­ni corrette e complete che sono da riportare nella domanda di costruzion­e”. Quanto al tema centrale, viene ribadito che “non è ancora stata provata l’innocuità delle onde emesse dalle antenne di nuova generazion­e come il 5G”. Uno studio ordinato dall’Ufficio federale dell’ambiente “è attualment­e in corso”. Perciò il principio di precauzion­e ancorato nella legislazio­ne federale “dev’essere applicato”. E finché i risultati dello studio non saranno stati pubblicati “è importante garantire la sicurezza e la salute della popolazion­e rinunciand­o per ora a ogni tipo d’installazi­one di questo genere come pure al potenziame­nto di quelle esistenti”. Il gruppo Stop 5G ricorda peraltro che “non esistono studi sugli effetti delle tecnologie come il 5G sulla salute della popolazion­e”. Inoltre “nessuna pianificaz­ione è stata stabilita riguardo all’installazi­one delle nuove antenne sul territorio cantonale o comunale”. Le cose “sono state fatte precipitos­amente violando i principi di pianificaz­ione e di coordiname­nto previsti dalle norme edilizie e della pianificaz­ione del territorio”.

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Pubblicata la domanda di costruzion­e

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