Ricettazione, due condanne Commercianti riuniti
Due anni (con il patteggiamento) e tre anni (con il rito abbreviato). Queste, in sintesi, le condanne inflitte dal giudice delle udienze preliminari di Como a due ticinesi, entrambi residenti a Mendrisio, coinvolti in una vicenda giudiziaria nel 2016 e legata al furto dai magazzini di un artigiano toscano: 459 borse e 120 lacci griffati Prada, per un valore complessivo di 120mila euro. Parte della merce (131 borse) fu ritrovata in una base operativa del Mendrisiotto, notizia passata sotto silenzio. Una base che era nella disponibilità dei due ticinesi condannati. Altre due persone, milanesi, sono a processo in aula in Tribunale a Como per il reato di ricettazione. Stesso reato che ha portato alla condanna, come detto, dei due ticinesi di 45 e 53 anni. Stando alla ricostruzione del magistrato inquirente le borse dal Mendrisiotto rientravano in Italia dopo un finto giro di esportazioni in Giappone. Il ritorno in Italia delle borse Prada era stato scoperto dai doganieri in servizio al valico di Brogeda. Non sono stati individuati, al momento, gli autori materiali del furto.
Un momento di incontro, d’informazione e di confronto. È l’invito che il neopresidente della Società commercianti del Mendrisiotto, Carlo Coen, rivolge a tutti i commercianti al dettaglio della regione. Il primo appuntamento – che si terrà martedì 19 novembre alle 19 a LaFilanda di Mendrisio – sarà rivolto ai commerci del comparto di Mendrisio e dell’alto Mendrisiotto. Per i commerci di Chiasso e del basso Mendrisiotto, invece, l’incontro si terrà nella cittadina la settimana seguente, il 26 novembre alle 19 al ristorante Carlino. “L’intento – si legge nel comunicato stampa della Scm – è di partire da questi primi importanti incontri per essere pienamente partecipi e protagonisti della vita economica della nostra regione e trovare assieme le migliori opportunità”. La Scm – si precisa inoltre – è “l’associazione di categoria dei commerci e punto di riferimento e collegamento privilegiato con le autorità, enti, istituzioni e associazioni economiche cantonali che lavorano e collaborano per il nostro bene economico”. I negozi – si evidenzia – sono “il primo anello di questo importante sistema”.