Un’opera nazionale a Lugano
Il 28 novembre Diego Fasolis riproporrà l’opera realizzata nel 1938 per la Fiera di Lugano
È una storia che ci porta indietro nel tempo, intersecandosi con la Storia svizzera ed europea, quella di ‘Casanova e l’Albertolli’, opera del 1938 in due atti su libretto di Guido Calgari e musica di Richard Flury. E quindi, prima di perderci nel passato, i dati essenziali sul presente: giovedì 28 novembre alle 20.30 al Palazzo dei Congressi di Lugano Diego Fasolis dirigerà Orchestra della Svizzera italiana e Coro della Rsi nella versione in forma di concerto di quest’opera, con solisti Carlo Allemano, Lavinia Bini, Mattia Olivieri, Marco Bussi, Lucia Cirillo, Luigi De Donato e Federico Benetti. E già solo da questo elenco si intuisce la complessità di questa operazione che ha coinvolto numerosi partner: Osi, Barocchisti, Lac, Città di Lugano, Fondazione Flury e altri ancora.
Detto questo, andiamo al passato: non ancora a quello settecentesco di Casanova e Albertolli, ma a quello più prossimo di Guido Calgari, importante intellettuale della prima metà del Novecento, antifascista e tenace assertore dei “valori elvetici”. E qui – seguendo l’intervento del musicologo Carlo Piccardi, deus ex machina di tutta l’operazione – occorre ritornare al clima politico e sociale del 1938, con un’imminente guerra mondiale e la Svizzera circondata da totalitarismi. È il momento della difesa spirituale, di quella valorizzazione dell’identità nazionale che coinvolse anche la Svizzera italiana. Ecco che le Festspiel, queste grandi feste popolari con la messa in scena di momenti chiave della storia patria, arrivano anche a Sud delle Alpi. Ma quale immagine del Ticino veicolare? Quella tradizionale, contadina, familiare? Guido Calgari scelse un’altra strada, scrivendo un’opera ispirata al reale soggiorno di
Casanova a Lugano, giunto nel 1769 per stampare un libro alla tipografia Agnelli. E proprio Casanova, Agnelli e altri personaggi storici come il landfogto Von Roll – senza dimenticare un Albertolli certamente ispirato al noto architetto Giocondo – sono i protagonisti di questa sua opera musicata dallo svizzero Fleury. Uno dei pochi esempi di opera nazionale svizzera, ha spiegato Fasolis al quale Piccardi ha dato la partitura originale, dando il via al progetto.
L’entrata al concerto del 28 novembre sarà gratuita, «come si confà a un’opera popolare, seppur di alto livello musicale» ha concluso Fasolis.