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Oggi niente calcoli. ‘C’è da diventare matti’

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L’ora x sta per scoccare. Alle 21 in Svizzera, Roger Federer scende in campo alle Finali di Londra per contendere a Novak Djokovic il passaggio del turno nel gruppo intitolato a Björn Borg. E non ci sono calcoli che tengano, per dirla con Roger: chi vince va avanti, chi perde va a casa. «Quando sai che devi vincere un set con il punteggio di 6-2, perché 6-3 non va bene, c’è di che diventare pazzi» dice il trentotten­ne basilese. Che sa bene di dover alzare di un tono il livello del suo tennis, se vorrà sbarrare la strada a un Novak Djokovic che, invece, non vede l’ora di mettere mano su un sesto titolo, eguagliand­o così il primato al ‘Masters’ dello stesso Federer. «Contro Berrettini l’importante era vincere», dice il basilese a chi gli fa notare che quello non era il suo miglior tennis. In altre parole, ora come ora, non è certo il renano il favorito nello scontro con Nole. E v’è da scommetter­e che per l’elvetico stasera sarà fondamenta­le approfitta­re al primo colpo delle occasioni che gli capiterann­o. «Quando giochi contro Djokovic – spiega Federer – devi essere sicuro di ciò che stai per fare. Ma non è tutto: devi pure trovare il giusto equilibrio nel tuo tennis». Fra l’aggressivi­tà e la lucidità mentale. Per un Federer che, però, non batte il trentaduen­ne di Belgrado da 4 anni, dal secondo turno al ‘Masters’ 2015. Nell’altro gruppo, intanto, torna in corsa Nadal dopo un’incredibil­e rimonta nel terzo set, partendo dal 5-1 nei confronti di Medvedev (6-7 6-3 7-6 ). Mentre in serata, invece, Tsitsipas non lascia scampo a Zverev (6-3 6-2) e stacca in anticipo il biglietto per le semifinali.

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KEYSTONE È alle 21 l’ora x

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