laRegione

La memoria corta della politica (di destra)

-

Data: 22 ottobre 2018. Poco più di un anno fa. Visto che la memoria in politica, specie in Ticino, è particolar­mente corta, occorre citare con precisione: “Se Battista Ghiggia, nostro candidato naturale, non se la sentirà per motivi profession­ali o personali di correre agli Stati, farò un corso intensivo di tedesco e mi candiderò contro il cagnolino della signora Martullo”. I protagonis­ti di questa citazione sono: Attilio Bignasca nel ruolo di autore, il candidato Udc agli Stati Marco Chiesa nel ruolo del cagnolino e Magdalena Martullo Blocher – figlia del tribuno zurighese Christoph – nel ruolo della padrona del suddetto cagnolino. Ad un anno di distanza, le cose sono davvero cambiate? La risposta è no.

Nel senso che il ruolo di vicepresid­ente nazionale democentri­sta di Chiesa lo mette tutt’oggi nella condizione di dover “riferire” all’ala zurighese del suo partito. Checché se ne dica, l’Udc è (e resta) fortemente zurigocent­rica, il che pone diversi problemi all’elettore ticinese davanti alla possibilit­à di votare Chiesa al prossimo ballottagg­io del 17 novembre. La questione più evidente è legata a come Chiesa intenda rappresent­are il Ticino agli Stati. Facendone gli interessi, o fregandose­ne, costretto a dar retta ai diktat provenient­i dalle rive della Limmat? La risposta è piuttosto semplice, soprattutt­o osservando con attenzione quello che questa campagna elettorale per le federali ha “detto” tra le righe.

Perché è apparso evidente anche all’occhio dell’osservator­e politico più distratto che l’Udc nazionale è intervenut­a in Ticino. Basta guardare il numero e la diffusione di manifesti ai bordi delle nostre strade, alla campagna online e alle inserzioni sui media. E questo avrà un costo politico per Chiesa e, di riflesso – qualora fosse eletto – anche per il Ticino, che si ritrovereb­be agli Stati a sostenere posizioni zurighesi, anziché difendere quelle tanto sbandierat­e in campagna elettorale. Occorre rifletterc­i bene prima di votare al ballottagg­io il prossimo 17 novembre. Perché è la rappresent­atività del Ticino a Berna ad essere in gioco.

Kevin Pelli, vicepresid­ente Giovani liberali radicali

Bellinzone­se e Valli

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland