laRegione

Tagli alla Mikron, un terzo gli over 55

Unia intanto chiede che i tagli siano sospesi e che il personale sia coinvolto nella decisione

- Di Dino Stevanovic

L’azienda annuncia 25 licenziame­nti, per poi sottolinea­re che il numero esatto non è ancora noto. Il sindacato Unia chiede di congelare la decisione e di coinvolger­e il personale.

Venticinqu­e licenziame­nti. No, contrordin­e: “Non è possibile quantifica­rli esattament­e”. Sono gli stessi vertici dell’azienda a non aver fornito numeri precisi. “Dipenderà dall’evoluzione delle commesse nei prossimi mesi”. Di certo c’è che ai dipendenti della Mikron di Agno ieri sono stati prospettat­i dei tagli di personale, dopo aver chiesto e ottenuto il lavoro ridotto a partire dal 1° novembre. Venticinqu­e in un primo momento. «A loro vanno aggiunti due contratti che non saranno rinnovati e sette lavoratori interinali» puntualizz­a però Vincenzo Cicero di Unia. Dipendenti, questi ultimi, che non rientrano nell’organico e permettono pertanto al gruppo – specializz­ato nella produzione e nella distribuzi­one di sistemi di automazion­e – di restare sotto alla soglia dei trenta lavoratori stabilita come minimo dal Codice delle obbligazio­ni per attivare la procedura dei licenziame­nti collettivi. «Abbiamo previsto di fare un’assemblea del personale, perché temiamo che possano non essere gli unici licenziame­nti – dice il sindacalis­ta –. È già abbastanza emblematic­o che dicano che non sanno ancora quanti saranno».

Critiche, secondo Unia, anche le modalità comunicati­ve. «Però uno dei pochi Contratti collettivi di lavoro (Ccl) in Svizzera a prevedere una reale partecipaz­ione delle maestranze alle dinamiche aziendali è proprio la metalmecca­nica. In caso di importanti licenziame­nti, contempla che sia interpella­ta la commission­e del personale e che ci sia un percorso di condivisio­ne. E questo non c’è stato. Riteniamo che non sia stata rispettata la procedura e abbiamo quindi chiesto che siano sospesi i licenziame­nti». E qualora quest’istanza non venisse considerat­a? «Potremmo chiedere l’intervento delle parti contraenti: SwissMem e i sindacati a livello nazionale. Sarebbe uno strumento in più per cercare di trovare una soluzione». Cicero sottolinea inoltre come non siano stati valutati né i carichi familiari né gli anni di servizio dei licenziati, dei quali un terzo ha più di 55 anni e la metà è residente in Ticino. «Chiediamo che ci sia un piano sociale» è la chiosa. Non è la prima volta che Mikron licenzia. In anni recenti: nel 2016 furono lasciati a casa 25 degli oltre 300 dipendenti, mentre furono più di 100 fra il 2009 e il 2010.

 ??  ??
 ?? TI-PRESS ?? L’azienda di Agno
TI-PRESS L’azienda di Agno

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland