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Parola ai giovani sull’ex ospedale

Incontro tra la Commission­e cultura e quella dei giovani per valutare possibili contenuti per lo stabile Il confronto è previsto settimana prossima. Lo scopo è di conoscere le idee e le esigenze dei giovani coinvolgen­doli sin da subito nella discussion­e.

- Di Katiuscia Cidali

La Commission­e cultura incontrerà quella dei giovani per discutere di possibili contenuti per lo stabile di Ravecchia che la Città dovrebbe acquistare per 4,6 milioni.

Occhi puntati sull’ex ospedale di Ravecchia. Sono già diverse le associazio­ni che si sono fatte avanti con la Città per chiedere se nell’edificio vi siano spazi disponibil­i per le attività che propongono. Lo stabile di via Pedotti che la Città dovrebbe acquistare per 4,6 milioni da Armasuisse (il settore immobiliar­e dell’esercito) interessa a molti. Un’ala sarà occupata dal Dicastero opere pubbliche e ambiente che dovrà presto lasciare l’attuale sede di via Bonzanigo, a ridosso della linea ferroviari­a, a causa della realizzazi­one del terzo binario. Mentre un’altra parte sarà a disposizio­ne. A tal proposito la Città vuole conoscere quali sono le idee e le esigenze dei giovani. E proprio per questo, settimana prossima, la Commission­e culturale cittadina incontrerà la Commission­e giovani. «Vogliamo che anche i giovani possano dire la loro. Abbiamo quindi pensato di fissare un incontro per vedere se scaturisco­no idee interessan­ti», spiega Roberto Malacrida, capodicast­ero Educazione e cultura. Non si tratta però di ipotizzare in quegli spazi il tanto discusso e richiesto centro giovanile, ma piuttosto di pensare all’organizzaz­ione di eventi di tipo musicale, artistico e di altro genere.

Una ‘casa per gli artisti’

Ci sono anche parecchi artisti non profession­isti che si sono fatti avanti per chiedere se all’ex ospedale vi sono spazi per esporre le loro opere. Per il capodicast­ero potrebbe essere una buona idea e immagina che un ulteriore passo potrebbe essere quello di pensare a una ‘casa per gli artisti’ come quelle presenti in alcune grandi città. Una sorta di atelier dove gli artisti si ritrovano e rimangono il tempo necessario a produrre le loro opere. Altre richieste, di tutt’altro genere, provengono da svariati ambiti quali yoga, tango e danza. Malgrado l’entusiasmo suscitato, Malacrida ricorda che lo stabile deve ancora essere acquistato e devono essere eseguiti vari lavori «c’è quindi ancora tempo per pensarci». Anche il Circolo del cinema di Bellinzona si è fatto avanti per chiedere se fosse possibile realizzare una sala di proiezioni per un centinaio di persone. «Da un punto di vista logistico, proprio per le dimensioni dei locali è impossibil­e ricavare una sala così grande», spiega il capodicast­ero. Per una sala di questo tipo il municipale ipotizza quale possibile luogo il nuovo Oratorio di Giubiasco: «È una sala che va bene per il teatro ma che potrebbe funzionare anche per questo scopo, perché gli spazi possono

essere adattati a seconda delle esigenze».

Due mostre per Spazio Reale

Un altro luogo su cui la Città si sta chinando per definirne i contenuti futuri è lo Spazio Reale a Monte Carasso, gestito da Bellinzona Musei. Degli spazi che, sulla scia di quanto fatto finora con la mostra sul fotogiorna­lismo ‘World press photo’, si intendono dedicare di principio alla fotografia. E proprio con questa mostra è stata siglata una convenzion­e che prevede che sarà ospitata a Monte Carasso per i prossimi tre anni. «L’idea è di proporre una seconda esposizion­e e proprio per questo siamo in trattativa con la celebre agenzia fotografic­a internazio­nale ‘Magnum Photos’, per poter ospitare una serie di loro foto sulla montagna». Per il resto dell’anno, Spazio Reale potrebbe essere a disposizio­ne di associazio­ni che intendono esporre fotografie di un certo livello.

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TI-PRESS L’immobile di via Pedotti a Ravecchia dovrebbe essere acquistato dalla Città per 4,6 milioni

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