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Capitan Salvini preso a pesci in faccia, sardine

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Sta diventando un inseguimen­to. No, non quello delle procure a Matteo Salvini, ultima quella di Agrigento, indagato di nuovo per sequestro di persona, per avere impedito – quando era Ministrodi-Tutto – alla nave dell’ong Open Arms di attraccare in porto e sbarcare i profughi raccolti in mare.

No, qui si parla di un altro tipo di inseguimen­to. Partito da Bologna, dove i manifestan­ti anti-Salvini in Piazza Maggiore erano così tanti da stare stretti come sardine, la replica si è avuta lunedì a Modena, dove ha riscosso lo stesso successo. Nell’una e nell’altra città surclassan­do il numero di fan accorsi al comizio del Capitano leghista. Il movimento (in senso tecnico) è nato in Emilia, radunato da quattro giovani interessat­i a sfatare il mito di una Emilia Romagna pronta a consegnars­i a Salvini alle elezioni regionali di gennaio. Senza bandiere di partito, senza gilet addosso, senza “portavoce” né “uno vale uno” ma qualcuno di più, ci siamo capiti. I prossimi appuntamen­ti sono già stati annunciati a Reggio Emilia (a dire la verità questo in sua assenza) e a Rimini, dove Salvini è atteso domenica per inaugurare la nuova sede della Lega. E potrebbe finire qui, tra tortellini halal (che tra l’altro piacciono anche a Bergoglio), crocifissi nerofumo, e i dovuti sberleffi.

Ma la corrente sembra avere già figliato manifestaz­ioni analoghe altrove. Inevitabil­mente, considerat­a la frenesia degli spostament­i del Capitano su e giù per l’Italia, ora che non è più inchiodato, poveretto, alla scrivania del Ministero

dell’Interno “a lavorare per voi”. A Sorrento, per dire, domani sera, si troveranno a dargli il benvenuto i “fravagli”, termine dialettale per indicare il pescato di piccolo taglio.

Non è detto che duri, certo: il pesce dopo un po’ puzza. E l’Italia ha conosciuto “girotondi”, “popolo viola”, e via piazzeggia­ndo, la cui vita è durata una stagione o poco più, e quando hanno tentato di darsi una struttura è stato un disastro.

Ma è pur sintomatic­o che l’ex alleato degli avventurie­ri che avevano promesso di aprire Montecitor­io come una scatola di tonno venga in qualche misura ridimensio­nato da pesci di taglia ben minore. Come è significat­ivo che gli ex apritori di scatolette (in piazza solo su comando) non sappiano bene che pesci, appunto, pigliare.

Lui ha cercato di metterla sul simpatico: quasi quasi in piazza con le sardine ci vado anch’io. Ma uno che si congeda da Bologna sulle note di Romagna Mia, convinto di far bene, può anche confondere la spiaggia del Papeete con Piazza Maggiore: più Capitone che Capitano.

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