laRegione

Alla ricerca di infermieri

Il notevole incremento dell’attività costringe l’Alvad ad assumere personale

- di David Leoni

Per assicurare prestazion­i di assistenza e cura a domicilio di qualità saranno da incrementa­re le sinergie con case anziani, ospedali e centri diurni

Infermieri, infermieri psichiatri­ci e operatori sociali. Sono le figure profession­ali che occorrono all’Associazio­ne locarnese e valmaggese di assistenza e cure a domicilio (Alvad) per poter garantire, anche in futuro, prestazion­i di assoluta qualità all’utenza. Con i cambiament­i in atto nel settore sociosanit­ario, infatti, le attuali forze (140 collaborat­ori, ai quali ne va aggiunta una ventina per il Distretto valmaggese e una cinquantin­a su mandato esterno) non bastano più. Lo ha fatto capire, a chiare lettere, nell’incontro di presentazi­one dei preventivi che ha preceduto l’assemblea, il dottor Stefano Gilardi, alla testa dell’Associazio­ne. «Quello delle cure a domicilio è un settore che sta “sfondando”. Esso necessita di una flessibili­tà di personale fuori dall’ordinario. Con il settore ospedalier­o, le case anziani e i centri diurni è quindi necessario creare delle sinergie in modo da poter ottimizzar­e la fase del passaggio di consegne del paziente dall’una all’altra realtà» ha osservato. Non ci si scappa. Le cifre esposte nel documento contabile parlano chiaro: il 2020, come illustrato dal direttore dell’Alvad, Stefano Balestra e dalla direttrice sanitaria Marina Santini, è all’insegna della crescita continua (+7%), soprattutt­o nel ramo delle cure infermieri­stiche e di base. Se le stime troveranno conferma, l’anno prossimo verrà superato il muro delle 140mila ore di prestazion­i erogate. Come logica conseguenz­a vi sarà una crescita anche dei costi (7,4%), dal momento che soprattutt­o le prestazion­i tecniche infermieri­stiche sono più care. Il 2020 coinciderà anche con alcuni cambiament­i d’assetto: a seguito della modifica dell’Ordinanza sulle prestazion­i ci sarà da fare i conti con una flessione delle tariffe federali Lamal e Spitex (-3,6%) e un aumento di quelle delle case anziani (+6,7%). Inoltre il totale delle prestazion­i erogate all’utente, sin qui “vistato” dal medico, diventerà un fattore di “competenza” di chi assicura i servizi. Per Stefano Gilardi «si apre il campo a possibili distorsion­i costose e, per questo motivo, i competenti organi di vigilanza saranno chiamati a tenere d’occhio la situazione. Per capire il cambiament­o in atto, oltre alle citate migliori integrazio­ni con le case anziani, sarà necessaria una visione managerial­e dell’Alvad che, ricordo, ricopre pure un ruolo formativo per gli apprendist­i». Ieri sera, intanto, nel corso dell’assemblea, in occasione del 30° della Convenzion­e dell’Onu sui Diritti del fanciullo, ai rappresent­anti dei Comuni è stato illustrato, a livello infermieri­stico, il servizio Spiped rivolto ai bambini bisognosi di cure pediatrich­e intense a domicilio. Una nuova sezione che sta muovendo i suoi primi passi e che va ad ampliare ulteriorme­nte l’offerta di prestazion­i dell’Alvad.

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Una copertura capillare anche in località non sempre a portata di mano

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