Paolo Pronzini, ex sindaco di Lumino
In una serata d’autunno, mentre si stava godendo preziosi momenti in famiglia, l’amico Paolo Pronzini veniva “colpito gravemente nella salute” da tempo ormai già sofferente.
Vano è stato il prodigarsi di familiari e sanitari; la voce dell’accaduto si è sparsa nella comunità di Lumino destando incredulità e dolore per la perdita di uno dei “figli migliori”.
Paolo aveva dedicato la sua vita alla scuola; partendo dalle Elementari di Monte Carasso era arrivato alla scuola media di Castione prima come docente poi assumendone la direzione. Il suo impegno e la sua attività, sia come docente sia come direttore, sono sempre stati apprezzati e stimati da colleghi e allievi. Da qualche anno era a beneficio della pensione ma non ha mai smesso di interessarsi della sua Lumino. Parallelamente al lavoro con i giovani ha sempre ritenuto importante occuparsi della cosa pubblica. Si è distinto già sui banchi del Consiglio comunale dove ha fatto sentire il suo prezioso parere favorendo importanti decisioni. È entrato poi nell’esecutivo locale assumendo la carica di sindaco anticipando momenti che avrebbero cambiato i tempi. Si è adoperato anche, come segretario, nell’amministrazione patriziale del paese. Numerose opere vedono il suo intervento sia come sindaco sia come segretario del patriziato; grazie al suo impegno e al suo contributo sono stati costruiti la palestra, annessa alla casa patriziale, il centro sportivo di calcio, che lo aveva visto giovane calciatore orgoglioso della maglia biancoverde, gli acquedotti montani di Loga e di Saurù e la capanna dell’alpe di Brogoldone. Paolo ha sempre portato con orgoglio il suo contributo in ogni campo dimostrandosi fiero delle sue origini, del suo paese e del suo partito.
Il gonfalone comunale, la bandiera del Patriziato e quella della locale sezione del Partito liberale radicale, alle quali ha risposto sempre presente, lo hanno mestamente salutato davanti al suo municipio in un tardo pomeriggio quando ancora molti sarebbero stati i preziosi contributi che avrebbe potuto portare. Un lungo corteo lo ha poi accompagnato dalla camera mortuaria fino alla piazza del paese da dove i famigliari hanno proseguito per le esequie svoltesi in forma strettamente privata. Sezione Plr Patria e Progresso Lumino