Un secolo di ‘proporzionale’
Nel 2018 ricorreva il centenario dell’introduzione del sistema proporzionale a livello nazionale. Il 13 ottobre 1918 popolo e Cantoni accettarono con una netta maggioranza del 66,8 per cento la terza iniziativa a favore dell’elezione del Consiglio nazionale con il sistema proporzionale. L’introduzione del voto proporzionale ebbe notevoli conseguenze sul sistema politico. Le elezioni anticipate che si tennero un anno dopo, nell’ottobre del 1919, videro mutare la composizione del Consiglio nazionale in maniera radicale. L’esposizione ‘100 anni di sistema proporzionale’ (…)
(…) illustra il periodo di quasi un anno intercorso tra l’accettazione dell’iniziativa popolare e le prime elezioni svolte con il sistema proporzionale. I Servizi del Parlamento ricordano così eventi ricchi di conseguenze per la storia della Svizzera, come la fine della Prima Guerra mondiale o lo sciopero generale, offrendo inoltre un’interessante panoramica delle condizioni di vita dell’epoca. Il 20 ottobre 2019 si sono tenute le elezioni del Consiglio nazionale. In vista di questo importante appuntamento, l’esposizione – allestita nel Palazzo del Parlamento dal 13 ottobre 2018 al 20 ottobre 2019 e da ieri visitabile a Palazzo delle Orsoline, a Bellinzona – ha presentato anche l’attuale sistema elettorale.
Grazie alla ricostruzione di colonne d’epoca, i visitatori si immergono nella Svizzera dei primi decenni del secolo scorso per scoprire quali furono le condizioni storiche che hanno portato all’introduzione del sistema elettorale proporzionale per il Consiglio nazionale. Tali colonne sono ora state date in prestito da parte dei Servizi del Parlamento alla Cancelleria del Canton Ticino, in quanto il Canton Ticino fu precursore di tali eventi storici. Infatti, quando viene utilizzato nel 1919 per la prima volta per eleggere il Consiglio nazionale, il sistema proporzionale è già in uso in alcuni Cantoni svizzeri. Da precursore fa in particolare il Ticino, in cui Governo e Parlamento venivano eletti secondo il sistema proporzionale fin dal 1892. L’introduzione del nuovo sistema elettorale in Ticino segna la fine di violente lotte di potere sul piano politico. I visitatori dell’esposizione scoprono in quali circostanze il Ticino alla fine del secolo XIX adotta il nuovo sistema elettorale.
Nel prosieguo dell’esposizione si attraversano temi come la Prima Guerra mondiale. Benché non coinvolta direttamente, anche la Svizzera è duramente colpita. La popolazione è scontenta e scende in piazza con un primo sciopero generale, che rivendicava tra l’altro l’immediata rielezione del Consiglio nazionale su una base proporzionale. Dopo che nel 1900 e nel 1910 erano falliti due progetti in votazione, il 13 ottobre 1918 un’iniziativa popolare viene accettata nettamente da popolo e Cantoni. La prima elezione del Consiglio nazionale secondo il sistema proporzionale si svolge domenica 26 ottobre 1919. Si tratta di elezioni anticipate. I deputati avrebbero, infatti, dovuto rimanere in carica fino al 1920. Circa 750mila cittadini svizzeri partecipano alle elezioni, il tasso di partecipazione supera l’80 per cento. A oggi è il più alto che si sia mai registrato per una votazione in Svizzera. Con l’introduzione del sistema proporzionale, il panorama politico dei partiti in Svizzera muta radicalmente. Le elezioni per il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati avvengono oggi secondo modalità diverse: i consiglieri nazionali sono per lo più eletti secondo il sistema proporzionale, mentre per i consiglieri agli Stati viene principalmente adottato il sistema maggioritario. Con il sistema proporzionale i seggi sono ripartiti tra le liste elettorali in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista. In questo modo anche i partiti più piccoli hanno una possibilità di accedere al Parlamento.