Tf/1 Soltanto diffamazione o anche calunnia? La giustizia bernese dovrà riesaminare il ‘caso Rickli’
Ammettendo parzialmente un ricorso della Procura bernese, il Tribunale federale (Tf) in una sentenza pubblicata ieri ha ordinato al Tribunale cantonale bernese di riesaminare la condanna di cinque rapper del gruppo ‘Chaostruppe’, che in una canzone avevano proferito insulti a carattere sessuale nei confronti dell’ex consigliera nazionale e attuale consigliera di Stato zurighese Natalie Rickli (Udc). Si tratta di determinare se i cinque si siano resi colpevoli non solo di ingiuria e diffamazione, ma anche di calunnia.
Il gruppo bernese aveva pubblicato nel 2014 su internet un videoclip con una canzone intitolata ‘Natalie Rikkli’, nella quale si rivolgeva con pesanti insulti a carattere sessuale ed esortazioni sconce all’allora consigliera nazionale Rickli. I cinque rapper accusavano la politica dell’Udc di dovere la sua carriera a favori di natura sessuale.
Adesso il Tf sconfessa parzialmente i giudici bernesi. Il Tribunale cantonale dovrà quindi riesaminare la sentenza e determinare se, invece del reato di diffamazione, vi siano gli estremi della calunnia. Colui che accusa una persona o getta su di lei il sospetto di avere un comportamento contrario all’onore o compromette la sua reputazione, può rendersi colpevole del reato di diffamazione. Inoltre, se sa che quanto è stato detto è falso, risulta colpevole di calunnia. Per il Tribunale federale, questi due aspetti devono essere riesaminati e chiariti.
Il Tf ha invece confermato l’assoluzione dei cinque giovani rapper dall’accusa di molestie sessuali.