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Locarno, idea lista civica per il centro-destra

Crisi dei partiti: si punta a una maggiore apertura alla ‘società civile’. Il Ppd sonda il coinvolgim­ento di Lega dei ticinesi (freddina) e Udc (favorevole).

- Di Davide Martinoni

L’idea di una lista civica di “centro-destra” per le prossime elezioni d’aprile si sta rafforzand­o in seno al Ppd di Locarno tramite un lavoro esplorativ­o condotto dall’Ufficio presidenzi­ale. L’intenzione è quella di creare un fronte forte che dall’area popolare democratic­a si estenda verso destra, coinvolgen­do quindi la Lega dei ticinesi e l’Udc. «Preciso che non si tratta di un discorso di destra o di sinistra – commenta il presidente Ppd Alberto Akai –. Si tratta piuttosto di interrogar­si su come coinvolger­e maggiormen­te i cittadini a interessar­si della propria città, superando anche gli steccati partitici. Le nostre riflession­i si basano comunque su un processo già iniziato da tempo con la pubblicazi­one della rivista “XLocarno”, che ha lo scopo di coinvolger­e il più possibile la società civile, in una sorta di grande piattaform­a di dialogo e di confronto. Se queste riflession­i condurrann­o effettivam­ente ad una lista civica è ancora prematuro dirlo, anche perché in un’ottica generale intendiamo comunque rafforzare la collaboraz­ione con il centro. Questo progetto di lista si giustifich­erebbe sulla base delle difficoltà incontrate da tutti i partiti, già per le comunali del 2016, nel presentare liste complete per il Consiglio comunale. Non per niente un’iniziativa simile sembrava poter decollare già 4 anni fa. A confermare alla “Regione” un coinvolgim­ento di Lega e Udc sono i due esponenti di spicco dei rispettivi movimenti: Bruno Buzzini (municipale leghista) e Bruno Bäriswyl,

consiglier­e comunale Udc. Buzzini riconosce che «in effetti c’è stato un abboccamen­to diciamo preventivo, nel corso del quale è emerso il progetto di una lista civica che potrebbe raggruppar­e esponenti leghisti e democentri­sti. Per quanto ci riguarda, comunque, posso dire che l’orientamen­to generale è quello di mantenersi indipenden­ti, con una lista nostra con gli alleati Udc, ma una risposta definitiva arriverà soltanto dopo una consultazi­one seria in seno alla sezione e naturalmen­te un approfondi­mento con gli esponenti Udc». Decisament­e più possibilis­ta Bruno Bäriswyl, che premette però come «l’idea di una lista civica era nostra e risale già a 6 mesi fa. Ora c’è questa proposta che nasce in area Ppd, e che mi vede favorevole. Credo che a livello comunale i partiti e le grandi famiglie abbiano fatto il loro tempo. È il momento di puntare sulle persone, al di là di ogni connotazio­ne partitica appunto. Per quanto mi riguarda, dunque, l’Udc ci sta perché l’idea di un’ampia piattaform­a, rappresent­ativa di più identità politiche, è quello che serve oggi per interessar­e non solo gli elettori, ma anche i candidati: trovarne, non solo per noi democentri­sti, è sempre più complicato».

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