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Il Lac ha fatto centro

Meglio del previsto la quarta stagione 2018-19. Bilancio tanto brillante quanto inaspettat­o Secondo i vertici dell’ente autonomo, è stata superata la scommessa culturale: la struttura ha ormai consolidat­o il suo ruolo sul territorio locale ed è presente s

- Di Alfonso Reggiani e Chiara Brugnoli

È con grande orgoglio e soddisfazi­one che il titolare del Dicastero cultura, sport ed eventi di Lugano Roberto Badaracco ha snocciolat­o ieri i numeri dell’ultima stagione del centro culturale. Accanto a lui sedevano il vice presidente del Consiglio direttivo dell’ente autonomo, Salvatore Carrubba e il direttore artistico del Lac Michel Gagnon. I risultati della stagione 2018-2019 hanno superato le aspettativ­e sia in termini finanziari sia di pubblico. Tanto che, Badaracco, che riveste la carica di presidente del Consiglio direttivo dell’ente autonomo, ha parlato del Lac come entità oramai consolidat­a sul territorio, non solo dal punto di vista regionale, ma cantonale e da quest’anno anche internazio­nale. Il bilancio di questa stagione rivela infatti una crescita importante nel numero di visitatori, arrivando a una partecipaz­ione complessiv­a di 280’721 persone. Dai dati è possibile notare come il 41% ha visitato le esposizion­i d’arte al Masi, mentre le arti sceniche hanno interessat­o il 21% del pubblico totale e la musica classica ha attirato al centro culturale il 17% degli spettatori. «Sono dati che mostrano il dinamismo dell’istituzion­e, la vitalità delle proposte culturali e la qualità del progetto di programmaz­ione e mediazione culturale», osserva il presidente del Consiglio direttivo. Quali sono le ragioni dietro a questo grande successo? «L’offerta culturale presente al Lac mette a disposizio­ne del pubblico qualcosa di unico visto che si impegna di mostrare sia artisti che opere provenient­i dal Nord e dal Sud Europa», ha precisato il municipale di Lugano. Oltretutto, quest’offerta di qualità ha permesso al Lac di consolidar­si come polo culturale, aggiungend­o così anche considerev­ole valore alla Città di Lugano. È stato anche sottolinea­to come la presenza del Lac abbia avvicinato in modo più concreto la popolazion­e all’arte, ha sottolinea­to il direttore artistico Michel Gagnon che ha presentato i dettagli dei risultati.

Un successo il Barbiere di Siviglia

Alla brillante stagione hanno contribuit­o, per il Masi, le esposizion­i dedicate a René Magritte, ai capolavori della Fondazione Gottfried Keller con il ‘Trittico della Natura’ di Giovanni Segantini. Anche la Fondazione LuganoMusi­ca ha offerto diversi concerti di successo con orchestre di rilievo quali la Berliner Philarmoni­ker, la Wiener Philarmoni­ker, e anche l’Orchestra della Svizzera italiana. Concerti che hanno fatto spesso il tutto esaurito in sala. Sul piano della produzione, è stato ricordato il debutto e il successo di pubblico dell’opera lirica ‘Il Barbiere di Siviglia’, allestita in modo originale dal Lac in collaboraz­ione con la Rsi, LuganoInSc­ena e LuganoMusi­ca. Vista la grande affluenza, ci si è resi conto della necessità di avere un angolo che offra ristoro ai visitatori, soprattutt­o prima degli spettacoli. Vi è dunque un progetto, che dovrebbe diventare realtà nel gennaio del nuovo anno, per creare uno spazio ristoro nella hall che sarà gestito dalla Easydiet di Mezzovico-Vira.

Sempre nella hall, si vorrebbe ampliare lo shop già presente. Un terzo progetto riguarda invece la grande sala al terzo piano che si vorrebbe ampliare ed aprire per renderla più attrattiva per i servizi di catering.

Dal canto suo, il vicepresid­ente del Consiglio direttivo Salvatore Carrubba ha messo in evidenza che la scommessa culturale del Lac è stata superata e bisogna proseguire sulla strada tracciata.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Ecco alcuni dati

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