Le scuse di Alessandro Haber
‘Sono mortificato e sbigottito da quanto è accaduto. Le mie sono state delle battute assolutamente dette senza malizia, con lo scopo di strappare una risata ma mi rendo conto ora che in un contesto come quello di Castellinaria (…), le mie uscite possano e
Una telefonata per chiedere scusa “alla presentatrice, al pubblico in sala e al festival”. Ieri Alessandro Haber ha dunque espresso il suo rincrescimento per quanto accaduto a Castellinaria domenica sera, con commenti che il direttore del festival Giancarlo Zappoli ha poi definito “non solo ineleganti ma totalmente inopportuni”.
Tra gli interpreti di uno dei film di questa edizione di Castellinaria – il ticinese ‘I segreti del mestiere’ di Andreas Maciocci –, Haber è salito sul palco dell’Espocentro di Bellinzona anche per ritirare il premio che il festival gli ha voluto dare per l’impegno che mette anche in ruoli minori, come il cammeo nel film ticinese. Solo che al momento della consegna del premio l’attore si è lasciato andare a battute allusive verso la presentatrice Moira Bubola e verso il pubblico, commenti inopportuni che hanno lasciato senza parole parte degli spettatori presenti in sala alla proiezione. Con un commento in prima pagina, ‘laRegione’ ha denunciato l’inopportunità delle parole di Alessandro Haber, soprattutto in un festival dedicato al cinema giovane e in un’edizione dove uno dei temi forti riguarda proprio le donne. Al commento ha poi risposto il direttore del festival Giancarlo Zappoli, giudicando come detto riprovevoli le parole di Haber ma sottolineando di non voler ritirare il premio, un riconoscimento andato “all’attore e ai ruoli che ha sostenuto” e non alla persona.
E ieri sono arrivate le scuse di Haber: “Le mie sono state delle battute assolutamente dette senza malizia, con lo scopo di strappare una risata ma mi rendo conto ora che in un contesto come quello di Castellinaria, attento in particolar modo quest’anno alla condizione femminile, le mie uscite possano essere state ritenute inopportune. Le donne per me sono il motore della vita [e] non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuna di loro”.