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‘Thanks for the dance’, l’album postumo di Cohen

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Leonard Cohen fece uscire il suo ultimo album ‘You want it darker’ nell’ottobre 2016, 19 giorni prima di morire. Il figlio Adam ha completato alcuni brani inediti registrati in quelle session e non utilizzati. ‘Thanks for the dance’, il nuovo album postumo del musicista e poeta canadese, esce oggi. Nove canzoni a base di sesso, morte, fede, politica, economia, Cristo e Karl Marx. Tra le più elegiache, ‘Moving on’ è un tributo alla ex amante e musa Marianne Ihlen. Leonard registrò la parte vocale alla fine di maggio 2016, subito dopo aver appreso della sua morte. ‘Happens to the Heart’, un altro dei brani, segue la tradizione di Cohen di inserire in un momento romantico le cose di tutti i giorni (‘There was a mist of summer kisses/Where I tried to double-park’), mentre nella sensuale ‘Night of Santiago’, ispirata a Garcia Lorca, un uomo anziano evoca un’antica passione.

Come in ‘Blackstar’ di David Bowie, uscito due giorni prima della morte del Duca Bianco, Cohen era consapevol­e del poco tempo rimastogli. Con Adam, nelle ultime settimane, aveva parlato di completare le canzoni: “Quali strumentaz­ioni usare, quali sentimenti avrebbe voluto evocare nel lavoro finito”, ha detto al ‘New York Times’ il figlio, secondo cui i nove brani dell’album non sono “canzoni di scarto o lati B”. In quel momento, il padre stava davvero male: vittima della leucemia e di dolori alla spina dorsale, la decisione di far produrre ad Adam ‘You want it darker’ era stata presa in parte “per non avere estranei nella stanza”. E tuttavia quasi sempre, anche in momenti di acute sofferenze, anche se costretto su di una sedia a rotelle, Cohen “trovava spesso la forza di indossare un vestito e un fedora”. Dopo la morte del padre a 82 anni in seguito a una caduta notturna a Los Angeles, Adam non se l’era sentita di ascoltare i brani non finiti. Ci sono voluti sette mesi per trovare “il pizzico di coraggio” necessario per aprire le registrazi­oni. Per realizzare ‘Thanks for the dance’, Adam si è fatto aiutare da amici e ammiratori del padre tra cui Beck, Daniel Lanois, Bryce Dessner, Damien Rice, Jennifer Warnes, Leslie Feist e Javier Mas, lo storico bandmate, arrivato apposta da Barcellona per suonare la chitarra di Leonard.

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KEYSTONE Da oggi, grazie al figlio Adam

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