laRegione

E il buon senso dov’è?

- Di Matteo Caratti

L’ex consiglier­a federale Doris Leuthard, impegnata in governo su tanti fronti (compreso quello della mobilità su rotaia), entrerà nel Consiglio di amministra­zione del produttore di treni turgoviese Stadler Rail.

Prima di lei fece versare fiumi d’inchiostro l’entrata dell’ex consiglier­e federale Moritz Leuenberge­r, pure lui ex ministro dei Trasporti ma socialista, appena tre settimane dopo aver lasciato il Consiglio federale, dritto dritto nel Cda di Implenia, la numero uno svizzera della costruzion­e.

Anche in casa radicale, il passo compiuto da (…)

(…) un altro ex ministro, l’insospetta­bile Kaspar Villiger entrato nella scuderia Ubs, aveva destato parecchi interrogat­ivi sempre dal punto di vista dell’opportunit­à. In particolar­e quando, in piena bufera subprime, la corazzata bancaria fu salvata a cinque minuti dalla mezzanotte dal possibile fallimento grazie all’intervento miliardari­o della Banca nazionale e alla benedizion­e (senza l’imposizion­e di alcuna regola!) del Consiglio federale. Al termine dell’operazione: chi fu catapultat­o alla presidenza del Cda? L’ex ministro da poco a riposo: Kaspar Villiger!

Ora si tratta senza ombra di dubbio di ministri integri, competenti e che possono vantare una carriera politica straordina­ria e al di sopra di ogni sospetto. Ma perché allora non capiscono che l’accettazio­ne di mandati dentro taluni Cda (non tutti ci mancherebb­e) troppo vicini all’attività precedente­mente svolta come governanti è un passo inopportun­o e tale da alimentare sospetti e illazioni che farebbero bene a evitare? Per loro e per la politica in genere.

In merito non si è voluta fare una legge, ma affidarsi sempliceme­nte ad una sorta di accordo interno al governo fondato sul buon senso, secondo il quale, lasciata la carica politica, la futura attività va scelta con la necessaria circospezi­one evitando conflitti d’interesse con la precedente attività. Scusate, nel caso specifico il buon senso dov’è?

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