L’ultima battaglia di Assad, bombe sui profughi
Damasco – È costata la vita ad almeno sedici persone la prova generale dell’offensiva siro-russa contro l’ultima sacca di territorio ancora in mano alle opposizioni armate. Le vittime sono state provocate dai bombardamenti condotti dall’esercito di Bashar al-Assad su un campo profughi nel Nord del Paese. Secondo Save The Children e l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) sono almeno otto i bambini uccisi nei raid che nella notte tra mercoledì e ieri hanno preso di mira il campo di Qah, a nord di Idlib e a pochi chilometri dal confine con la Turchia. Il bilancio è destinato a salire a causa dell’elevato numero di feriti gravi. Media e attivisti siriani hanno diffuso fotografie e video delle vittime, dei danni materiali causati dal bombardamento sul campo, che ospita 800 persone, in larga parte donne e bambini. Le stesse fonti hanno mostrato anche frammenti e parti del missile terra-terra (sparato da una base militare di Aleppo) che ha colpito il campo.
“È noto a tutti che il campo non ospita nessuna milizia”, ha denunciato l’Osservatorio, riferendosi al fatto che il governo siriano e il suo alleato la Russia giustificano i bombardamenti sulla regione di Idlib con la presenza di milizie qaidiste. L’organizzazione locale Ataa, partner di Save The Children, ha reso noto che l’attacco ha incendiato alcune parti del campo, danneggiando pesantemente il reparto maternità di un ospedale, con ulteriori gravi conseguenze per madri e neonati.
Save The Children ha anche ricordato che solo in novembre sono stati 22 i bambini uccisi negli attacchi nell’area di Idlib. Da due giorni le forze russe e quelle siriane hanno intensificato gli attacchi aerei e i bombardamenti di artiglieria nella regione.
In risposta, le forze della ’resistenza’ hanno lanciato missili Grad verso i quartieri periferici di Aleppo. L’agenzia governativa siriana Sana ha dato notizia dell’uccisione di cinque civili e il ferimento di altri 31, nella città già devastata dai combattimenti degli anni scorsi.