Arancio contro la violenza Mps: ‘Premio da revocare’
Ricorre lunedì 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne indetta dall’ex segretario dell’Onu Ban Ki-moon. Per sensibilizzare la popolazione hanno luogo varie manifestazioni e il colore scelto per la giornata è l’arancione, che illuminerà numerosi monumenti. Tra i partecipanti vi saranno anche Soroptimist International (presente in 132 Paesi con circa 80mila membri) e il Club di servizio Soroptimist Bellinzona e Valli, associazione composta da donne attive professionalmente che opera per la promozione dei diritti umani, per il miglioramento della condizione femminile e per la lotta contro la violenza sulle donne. Il club illuminerà di arancione l’obelisco di piazza Indipendenza a Bellinzona dal 25 novembre al 10 dicembre. L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno del Municipio cittadino, dell’Azienda multiservizi Bellinzona e del Cantone, proprietario del monumento. Lunedì 25, tra le 12 e le 14, le socie del Soroptimist saranno presenti con una bancarella in piazza del Sole per informare i passanti sulla tematica.
Non ritiene opportuno il Municipio di Bellinzona, come sponsor ufficiale di Castellinaria, prendere pubblicamente posizione sull’accaduto ed esprimere la sua solidarietà alla presentatrice vittima di molestie inqualificabili? E inoltre, non valuta corretto adoperarsi affinché il premio a Haber venga revocato come segno importante di non accettazione del sessismo? A formulare le domande all’esecutivo bellinzonese sono Angelica Lepori e Monica Soldini dell’Mps. Nell’occhio del ciclone è finito l’attore italiano Alessandro Haber, che domenica in occasione del festival del cinema giovane ha pronunciato alcune battute definite volgari e sessiste durante l’assegnazione del premio alla sua carriera. Non sono servite dunque le scuse dell’artista giunte a mezzo stampa mercoledì. “La risposta del direttore di Castellinaria non fa che confermare quanto detto. L’atteggiamento di Haber non è stato ‘inopportuno’, come definito da Zappoli, ma è assolutamente inqualificabile e inaccettabile e le scuse pronunciate a posteriori dallo stesso attore, non possono bastare”, scrivono le consigliere comunali.