‘Il Fud non ci rappresenta’
Nuova associazione dei dipendenti comunali a Bellinzona: chiedono chiarezza
Il malcontento deriva dal cambio di cassa pensione e in particolare dalle condizioni diverse per chi vuole andare in prepensionamento
È stata costituita lo scorso 7 novembre e attualmente è formata da una trentina di soci. Si tratta dell’associazione “La Voce del personale della Città di Bellinzona” presieduta da Mario Melchiorre, responsabile del settore della progettazione in seno al Dicastero opere pubbliche e ambiente, alle dipendenze del Comune dal 1995. Melchiorre stesso ha esposto ieri gli scopi della nuova entità alla stampa, sottolineando che l’obiettivo principale è quello di ottenere chiarezza e precisione riguardo alle misure compensatorie per i prepensionamenti con la nuova cassa pensione, la Cpe Fondazione Energia, a cui i dipendenti sono passati il 1° aprile 2018.
Ma perché fondare una nuova associazione se chi lavora per la Città è già rappresentato dal Fondo unico dei dipendenti (Fud, composto da Commissione del personale e rappresentanti di Ocst e Vpod)? «Il Fud non ci ascolta e non è più rappresentativo», sottolinea Melchiorre, in passato già rappresentante dei dipendenti della vecchia Bellinzona. «Né il Fud né il Municipio ci hanno mai permesso di spiegare le nostre ragioni e chiedere dati dettagliati sulle nostre situazioni pensionistiche», continua Melchiorre. La vertenza è stata scatenata come detto in particolare dai prepensionamenti: «Se la cassa pensione precedente prevedeva il versamento di una rendita transitoria e vitalizia per chi decidesse di andare in pensione prima di avere 65 anni, ora questo non è più previsto». Ne consegue, aggiunge l’architetto, «in media una perdita di rendita pensionistica annuale del 30% per chi opta per il prepensionamento». A nulla o quasi servirebbero in tal senso i 18 milioni stanziati dal Comune quali misure di accompagnamenti per il passaggio di cassa, sostiene il presidente della Voce.
Oltre alla mancanza di dati completi, la nuova associazione fa notare la scorrettezza delle tabelle presentate ai dipendenti prima di votare per il cambiamento di cassa nell’estate del 2017. «Emergeva che poco sarebbe cambiato o che addirittura avremmo preso di più. Invece i calcoli erano basati su cifre sbagliate prese chissà dove».
Raccolte 110 firme per l’assemblea
Parallelamente alla nascita de La Voce dei dipendenti sono state raccolte le firme per chiedere al Fud di convocare una nuova assemblea e di poter scegliere le trattande all’ordine del giorno: le circa 110 firme raccolte saranno consegnate oggi al Fud. Dell’argomento cassa pensione si tornerà a parlare sicuramente lunedì prossimo in Consiglio comunale. Verrà infatti affrontata la mozione presentata dall’Mps che chiede alla Città di assumersi integralmente l’onere generato dal passaggio alla Cpe Fondazione energia. Melchiorre riconosce l’impegno dell’Mps – negli ultimi due anni molto attivo su questo tema – ma assicura che l’associazione è indipendente e non è legata ad alcun partito politico, come viene sottolineato anche nello statuto.