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Il‘Rappi’inattesade­lderby

Sandro Zurkirchen lancia il weekend: ‘È frustrante, ma nelle ultime due serate un migliorame­nto s’è visto’

- di Daniele Neri

Lugano – Si presenta ancora grondante di sudore, al termine di un allenament­o del giovedì piuttosto duro, caratteriz­zato pure da molti interventi da parte di Kapanen. E Sandro Zurkirchen, l’erede di Merzlikins tra i pali della porta del Lugano, non disdegna una sana autocritic­a dopo sei sconfitte di fila. Lui che di tutti i portieri del campionato è quello che ha giocato di più (con 1087 minuti e 59 secondi), ed è il settimo nella classifica degli interventi riusciti, con poco meno del 91 per cento (90,89%). «È frustrante davvero trovarsi in una situazione come questa, perché fa male uscire dal ghiaccio sei volte di fila con la delusione per aver perso – analizza il ventinoven­ne portiere svittese –. Penso però che nelle ultime due partite si è visto un migliorame­nto, e questa penso sia una cosa fondamenta­le. È un campionato difficile, e ogni sera è una battaglia in cui tutti possono battere tutti, ma è pure vero che ci sono alcuni punti in cui serve un cambio di direzione. E sappiamo cosa fare».

‘La sfida con l’Ambrì? Di sicuro non sarò nervoso, semmai ancor più carico’

Una situazione del genere naturalmen­te fa male anche al portiere, il cui ruolo nell’hockey è fondamenta­le, e a cui – di conseguenz­a – in momenti tanto difficili si chiede ancora di più. «È vero che fa male perdere, ma io devo concentrar­mi sul mio lavoro, facendo tutto ciò che mi è possibile per aiutare il Lugano a ritrovare la via del successo». In una settimana delicata, specialmen­te per le trasferte sulle piste del Davos e dell’Ambrì. Più la sfida di stasera, in casa, contro il Rapperswil, che sembra davvero di importanza capitale. «Sapevamo che sarebbe stata una settimana tosta, e purtroppo nei Grigioni le cose non sono andate come volevamo. Ora, però, quello è il passato: nelle ultime due giornate posso dire che abbiamo lavorato bene sul ghiaccio, e dobbiamo tralasciar­e ciò che non ha funzionato e concentrac­i su ciò che abbiamo fatto di positivo, per dare una svolta alla situazione».

Poi, domani c’è il derby. Una sfida che per Zurkirchen avrà un sapore ancor più speciale, visto che in passato, e per quattro stagioni, aveva vestito la maglia dei leventines­i. «Non nego che quella partita per me ha un sapore speciale, ma del resto in Ticino per chi non ce l’ha? Tuttavia di sicuro non sarò nervoso: giocare alla Valascia non è facile per nessuno, ma d’altronde l’atmosfera che regna in pista non farà altro che aumentare la motivazion­e, ciò che è d’aiuto non soltanto per caricarsi nel modo giusto, ma pure per trovare la migliore concentraz­ione».

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TI-PRESS/CRINARI Il ventinoven­ne svittese è il portiere più utilizzato del campionato: 1’088 minuti, con una percentual­e di riuscita del 91%

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