L’assist per allontanare il baratro
I tre passaggi decisivi di Tosetti e la vitale vittoria a Neuchâtel hanno ridato fiducia al Thun, che domenica riceve il Lugano
«Sì, siamo stati sull’orlo del baratro, perché se avessimo perso quella partita, a maggior ragione in quel modo, posso tranquillamente dire che sarebbe probabilmente stato il colpo del ko per noi».
Quella partita – LA partita per una squadra ultima in classifica che affronta la compagine che la precede già di sei punti – però Matteo Tosetti e i suoi compagni del Thun non l’hanno persa. Anzi, l’hanno vinta. Rischiando grosso, perché avanti 2-0 a Neuchâtel si sono fatti rimontare dai padroni di casa, ma poi con un colpo di coda (o meglio di testa) di Kablan sul terzo assist di giornata del ticinese hanno conquistato un successo (il secondo in Super League e che mancava ormai da nove partite, ossia dal 2-0 a Lucerna dell’11 agosto) che in casa bernese si augurano possa essere quello della svolta.
«È quello che speriamo – prosegue l’ex giocatore di Team Ticino, Locarno, Young Boys e Lugano –. A renderci ottimisti c’è il fatto che anche nelle settimane precedenti le prestazioni erano state buone, la squadra era viva e spesso era la migliore in campo, ma questo non si rispecchiava nei risultati, anche perché non riuscivamo a concretizzare le occasioni che ci creavamo. Cosa che siamo invece riusciti a fare a Neuchâtel, girando una partita abbastanza pazza e conquistando un successo fondamentale soprattutto dal punto di vista della fiducia, che negli ultimi mesi era finita sotto le scarpe, perché stare tre mesi senza vittoria non è per niente facile».
Al quale però bisogna dar seguito in un’altra sfida delicata, quella di domenica alla Stockhorn Arena contro un Lugano terz’ultimo in classifica e che precede i biancorossi di quattro lunghezze... «Per noi è l’ennesimo crocevia della stagione e sarebbe importantissimo trovare un risultato positivo, che in un certo senso certificherebbe i nostri passi avanti, permettendoci di agganciare il gruppetto di coda e di provare a chiudere in maniera positiva una prima parte di stagione penosa. Ma sarà un match da non perdere anche per il Lugano, che poi affronterà a sua volta lo Xamax (dopo aver incontrato nell’ordine anche Copenaghen in Europa League e Servette in campionato, ndr), per cui non penso proprio che sarà una bella partita, c’è troppo in gioco».
Prestazioni in crescendo
Incrociando le statistiche del 27enne losonese e quelle della sua squadra salta all’occhio un dato significativo: quando il Thun non perde, lui c’entra (quasi) sempre visto che ha messo lo zampino (almeno un assist) in quattro delle cinque partite di campionato nelle quali i bernesi hanno ottenuto un risultato positivo (2 vittorie e 3 pareggi). D’altronde, il centrocampista ticinese viaggia a una media di un passaggio decisivo fornito ogni 2,5 partite nella massima serie rossocrociata con le maglie di Lugano e Thun – in totale 47 assist (e 9 reti) in 120 presenze –. E le tre “pennellate” contro i neocastellani gli hanno permesso di raddrizzare la media stagionale, che ora nonostante le vicissitudini dei bernesi è addirittura superiore (6 in 11 apparizioni, ossia 1 ogni 1,8 match)... «Sinceramente a livello personale ero piuttosto tranquillo, perché dopo un inizio di stagione disturbato da qualche problema fisico che mi sono trascinato dalla scorsa stagione, le mie prestazioni sono andate in crescendo, ho trovato anche il gol con lo Young Boys e sapevo che prima o poi gli attaccanti sarebbero tornati a segnare, trasformando così in assist i miei suggerimenti. Chiaramente non posso essere soddisfatto se l’andamento della squadra è negativo, però in questo momento sto davvero bene e d’altronde è attraverso le buone prestazioni che posso cercare di aiutare il club. E fa piacere se anche i numeri indicano che lo sto facendo, ma devo dire che ormai è la mia quarta stagione qui a Thun e mi sento importante per questa squadra a prescindere dai gol o dagli assist. La società e lo staff tecnico mi hanno sempre dato fiducia e io cerco di ripagarla».