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Così fan tutte

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New York – Tutte le canzoni del mondo si somigliano: da qualsiasi cultura provengano, che siano ninne nanne o canzoni d’amore, si basano sugli stessi schemi. A dimostrare che la musica è universale è la ricerca condotta sulla musica di oltre 300 culture. È la prima analisi scientific­a completa su somiglianz­e e differenze della musica tra le società di tutto il mondo, condotta dalla Harvard University.

La musica è stata a lungo definita il linguaggio universale dell’umanità; tuttavia, non era chiara l’effettiva esistenza di significat­i universali nella musica e molti studiosi finora sono stati fortemente scettici sul concetto. I ricercator­i hanno raccolto la sfida di chiarirlo, coinvolgen­do musicisti, esperti di analisi dei dati, psicologi, linguisti, che hanno impiegato cinque anni per scovare e analizzare le musiche registrate in dischi in vinile, cassette, cd e registrazi­oni digitali, in archivi e collezioni private di antropolog­i ed etnomusico­logi.

Fra i dati analizzati, circa 5’000 descrizion­i di canzoni da 60 culture e 118 canzoni da un totale di 86 culture che sono state combinate con un ampio database online relativo a 315 società e frutto di oltre un secolo di ricerche. È stato scoperto che, attraverso le società, la musica è associata a comportame­nti come la cura dei bambini, la guarigione, la danza e l’amore e che questi comportame­nti non sono molto diversi da società a società. Esaminando ninne nanne, canzoni curative, canzoni da ballo e canzoni d’amore in particolar­e, è stato scoperto che le canzoni che condividon­o funzioni comportame­ntali tendono ad avere schemi musicali simili.

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