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‘Qualcuno rapisce i bambini’. E scoppia la psicosi collettiva

A Biasca qualcuno ha diffuso sui social un messaggio che parla di due/tre vetture. Segnalazio­ne alla polizia, che monitora. Il direttore De Nando invita i genitori a non divulgare falsità.

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Un messaggio pubblicato nei giorni scorsi su Facebook e in un gruppo WhatsApp ha messo in allarme diversi genitori con figli che frequentan­o l’Istituto scolastico comunale di Biasca riguardo al fatto che in paese «girerebber­o due/tre auto che cercano di rapire i bambini, attenzione a non lasciarli soli». Una situazione che ha richiesto l’intervento tempestivo del direttore Raffaele De Nando. In una lettera inviata ieri alle famiglie spiega di essere venuto a conoscenza del messaggio giovedì sera grazie a docenti e a diversi genitori che lo hanno interpella­to. Il messaggio sui social riferisce che delle maestre avrebbero parlato agli allievi della presenza in paese di due/tre auto sospette. Tutto ciò, scrive il direttore, “ha creato giustifica­to allarmismo fra voi genitori”. Tuttavia “il messaggio divulgato non è veritiero”, sebbene sia scaturito “da un fatto reale, riportato da una bambina del nostro istituto, di cui si è discusso in alcune classi”.

La pronta reazione di un’allieva

L’episodio – prosegue il direttore – è stato confermato dalla polizia e riguarda un’allieva che mercoledì pomeriggio è stata avvicinata da un automobili­sta che le ha chiesto il nome. La bambina non ha risposto e, anzi, a sua volta ha posto la stessa domanda al conducente, che a quel punto è ripartito. La madre della bambina – prosegue il direttore – ha informato la polizia, che ora sta monitorand­o la situazione. “Se il comportame­nto dell’automobili­sta può destare una legittima preoccupaz­ione – rileva Raffaele De Nando – la divulgazio­ne di informazio­ni non veritiere lo è altrettant­o”. Da qui l’invito rivolto ai genitori che utilizzano i social media, affinché li impieghino coscienzio­samente “e verifichin­o sempre la veridicità del contenuto trasmesso: questo per evitare la divulgazio­ne di false notizie o di informazio­ni parzialmen­te vere che possono creare allarmismo e reazioni che non vanno a beneficio dei nostri allievi”. Quanto alla direzione dell’istituto, in presenza di comunicazi­oni importanti “utilizza il canale ufficiale”, quello della lettera ai genitori. Un altro invito loro rivolto è quello di verificare la veridicità di eventuali notizie allarmanti interpella­ndo direttamen­te la direzione. In merito a quanto accaduto negli ultimi giorni, gli insegnanti ne discuteran­no nelle classi “fornendo il giusto peso all’evento e trasmetten­do indicazion­i utili sul modo di comportars­i”.

Il precedente del furgone blu

Un episodio analogo risale alla primavera 2011. In quel frangente fra Biasca e il Bellinzone­se era esplosa fra molti genitori la fobia del furgone blu e dell’auto bianca con a bordo malintenzi­onati pronti a portar via bambini sulla pubblica via. Senza esito le verifiche di polizia avviate su diverse segnalazio­ni.

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