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L’Ocst: ‘Polizia unica, la soluzione migliore’

La presidente Katia Benedetti: per diversi Comuni gli oneri diminuireb­bero

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Polizia unica: «Lo sappiamo bene che si tratta di un argomento sostenuto dalla nostra associazio­ne da diversi lustri. Alla fine e anche con piacere siamo contenti che questa variante sia ritornata sul tavolo delle discussion­i. Sì, perché a conti fatti e guardando la difficoltà nell’applicazio­ne della legge sulla collaboraz­ione tra la Cantonale e le Comunali (LcPol), sarebbe la soluzione migliore e soprattutt­o gli oneri per diversi Comuni andrebbero a calare». All’assemblea dell’Ocst Funzionari di polizia la presidente Katia Benedetti ha parlato anche del controvers­o tema polizia unica, che periodicam­ente fa capolino nel dibattito politico-istituzion­ale. E questo nonostante il ritiro da parte del Consiglio di Stato, nel giugno 2015, del messaggio favorevole alla mozione del deputato liberale radicale Giorgio Galusero che chiedeva l’istituzion­e di un solo corpo di polizia in Ticino. Oltretutto nel dicembre 2016 il Consiglio di Stato ha designato un gruppo di lavoro (‘Polizia ticinese’), in cui sono rappresent­ate sia la Polcantona­le sia le Polcomunal­i, per migliorare la collaboraz­ione tra la prima e le seconde. Eppure il tema polizia unica ogni tanto riaffiora. «Ben sappiamo vantaggi e svantaggi di una riforma in questo senso», ha rilevato Benedetti fornendo alcune cifre: «Un corpo di Polizia cantonale, una regione del Corpo guardie di confine, diversi corpi federali e ben diciannove Polizie comunali strutturat­e per 114 comuni. Il tutto per un totale di ben 1’500 persone! Così numerosi e così frammentat­i…». «Non vorremmo però – ha puntualizz­ato la presidente dei funzionari di polizia affiliati al sindacato Ocst – che la Polizia unica sia uno specchiett­o per allodole allo scopo di distrarre i nostri politici sul potenziame­nto, che ci sta a cuore, degli effettivi della Cantonale. Abbiamo bisogno di forza lavoro, lo vediamo ogni giorno. Abbiamo bisogno di più personale e forze impegnate sul terreno». Varie le questioni affrontate da Benedetti nella sua relazione. Come quella dei turni di lavoro e dei congedi. «Lo scorso anno – ha ricordato – la nostra associazio­ne aveva chiesto un rigoroso rispetto della rotazione dei turni. Purtroppo abbiamo assistito a una regolare interruzio­ne dei tempi di riposo, dovuta ai numerosi servizi speciali di mantenimen­to dell’ordine».

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