Il tonno pinna gialla è a rischio
Si è tenuta a Bilbao (Spagna) l’annuale riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (Iccat). Verrà istituita una cosiddetta “lista bianca” di pescherecci che saranno autorizzati a pescare il tonno e il pesce spada nell’Atlantico. “Questo sistema mira a garantire che i membri Iccat esercitino il necessario controllo sulle rispettive flotte e impediscano ai propri pescherecci di impegnarsi in operazioni illegali”, spiegano gli esperti della commissione. In contemporanea, è stata istituita anche una “lista nera”. In passato, si riusciva a evitare sanzioni cambiando bandiera o registrazione dei pescherecci. Ora si potranno invocare sanzioni commerciali nei confronti degli stati di bandiera. Purtroppo, per quanto riguarda per esempio il tonno rosso, erano state chieste delle misure di gestione più rigorose, che però non verranno attuate. La nuova gestione di squali e razze, invece, dovrebbe migliorare la situazione di questi animali, visto che in futuro nel Mediterraneo si punterà a una gestione sostenibile. Preoccupante, invece, la situazione del tonno pinna gialla: ogni anno si supera del 35% la pesca concessa nell’Atlantico di questo pesce. Il WWF, quindi, chiede un monitoraggio maggiore e un controllo efficace della pesca. Entro i prossimi cinque anni dovrebbe essere obbligatorio avere degli osservatori delle acque. La stessa cosa vale per il tonno rosso: entro il 2033 lo stock di questo pesce potrebbe crollare del 60% se si continua a pescarlo in eccesso. I membri dell’Iccat devono assumersi le loro responsabilità e garantire una gestione a lungo termine del tonno rosso nell’Atlantico. Si tratta di una delle specie più a rischio e che ancora non è tutelata a sufficienza.