Putin ha un’arma segreta, con qualche difetto
Mosca – Vladimir Putin ha un’arma che gli altri se la sognano. Ma non abbiate fretta, ha detto ieri il presidente russo: quando sarà il momento la svelerà. E non è detto che il momento sia così vicino. Putin ha fatto il suo mezzo annuncio durante una cerimonia per le vittime dell’incidente nucleare dell’agosto scorso nel poligono militare di Nyonoksa, nel nord della Russia. Era un test della nuova arma, e qualcosa non ha funzionato, segno che l’ordigno richiede di essere perfezionato, e così sarà, ha assicurato Putin.
Gli esperti citati dalle agenzie ritengono che si tratti di un missile da crociera a propulsione nucleare. L’ipotesi più considerata è quella del Burevestnik: un nuovissimo siluro che non avrebbe limiti di gittata. Sinora, tuttavia, le fonti russe si sono limitate a far sapere che l’incidente si è verificato durante il test di un motore missilistico atomico.
Ma anche questa è in realtà una versione a cui non tutti credono. La deflagrazione dell’estate scorsa ha ucciso cinque ingegneri nucleari e due militari, facendo temporaneamente aumentare il livello delle radiazioni nella zona.
Ieri, Putin ha consegnato i riconoscimenti del caso ai familiari delle vittime. “Ognuno di loro – ha detto – ha fornito un contributo inestimabile” al rafforzamento dello Stato. “Stiamo parlando di armi progettate per garantire sovranità e sicurezza alla Russia nei decenni a venire – ha detto, sottolineando che – tali tecnologie sono oggi la più importante e affidabile garanzia di pace sul pianeta”. Secondo l’agenzia atomica russa Rosatom, gli ingegneri avevano completato un test su una piattaforma del poligono navale sul Mar Bianco quando è scoppiato un incendio e il motore è esploso scaraventando i tecnici in acqua. Come altre, le informazioni sul fatto sono state poche e oscure, in perfetta tradizione sovietica. Subito dopo l’esplosione, Mosca aveva infatti assicurato che il livello delle radiazioni non era aumentato. Ma nel giro di quattro giorni è stata costretta ad ammettere che a Severodvinsk, a 47 chilometri dal poligono, era invece salito di 16 volte.