Larini scarcerato dopo 4 anni
Danilo Larini ha potuto uscire dal carcere, a quattro anni esatti dal giorno del suo arresti. Stava espiando anticipatamente la pena. A disporre la scarcerazione di Larini il procuratore pubblico Andrea Minesso, che ha accolto la richiesta avanzata dal difensore, l’avvocato Marco Bertoli.
Se fosse rimasto in stato detenzione, il 47enne di Morcote (reo confesso) avrebbe rischiato di trascorrervi più tempo del dovuto, visto che le indagini sono tuttora in corso, come ha riferito la Rsi. La condanna a suo carico sarà probabilmente superiore ai quattro anni, ma si è dovuto tener conto della liberazione condizionale, che ogni detenuto può chiedere dopo avere scontato i due terzi della pena. L’entità delle malversazioni che sono imputate a Larini non è tuttavia ancora chiaro, bisognerà attendere il rapporto dell’équipe finanziaria del Ministero pubblico. L’importo supera comunque i 50 milioni di franchi, raccolti sull’arco di 4-5 anni. L’operatore finanziario lavorava principalmente dal suo lussuoso ufficio sul lungolago di Lugano, dove c’era la sede della società Lp Suisse, con cui offriva ai clienti investimenti all’apparenza altamente redditizi. In realtà, di quell’enorme somma è rimasto ben poco. Una parte è servita a foraggiare l’elevatissimo tenore di vita del 47enne. Il resto Larini lo ha impiegato per coprire, ricorrendo al sistema del “buco tappa buco”, le perdite accumulate di volta in volta. Minesso conta di firmare il rinvio a giudizio entro la prima metà del 2020. Proprio sui tempi, il magistrato ha precisato alla Rsi che l’inchiesta è particolarmente complessa, con più persone coinvolte e ricostruzioni finanziarie difficili. La scarcerazione è stata comunque accompagnata da una serie di misure sostitutive dell’arresto.