Occhio vigile sul Ceresio
«Per il momento non è stata presa nessuna misura, ma la situazione è costantemente monitorata». Si esprime così, da noi contattato, il comandante del Centro soccorso cantonale pompieri Mendrisiotto Corrado Tettamanti in merito alle piogge che si stanno riversando da giorni nel Distretto. Le maggiori attenzioni , ci spiega, sono concentrate sul Ceresio: «a Melano il lago è al limite». Nessun rischio esondazione, al momento, ma si susseguono le valutazioni. Anche il Laveggio, per ora, non desta particolari preoccupazioni: «il fiume ‘spinge’ ma non si sono registrati innalzamenti repentini». Questo grazie al fatto che le precipitazioni si alternano a momenti di tregua. Il lavoro per i pompieri, ad ogni modo, non manca ma, fortunatamente, al di là di un paio di piccoli allagamenti, nell’ambito del maltempo non si sono registrati interventi. Come detto, però, il livello di attenzione resta alto. Diverso, per contro, il discorso nel Comasco, dove non mancano i disagi. A Como, in viale Geno, si è aperta una voragine. Ieri i tecnici del settore Reti di Palazzo Cernezzi hanno iniziato le operazioni di scavo per accertare cosa fosse accaduto. La viabilità in zona – a causa della necessaria chiusura del tratto stradale – è al collasso. Ancora più pesante la situazione a
Rovenna, frazione montana di Cernobbio, dove l’altroieri notte ha ceduto per una cinquantina di metri il muraglione di sostegno della strada che porta al Monte Bisbino. Il cedimento, a causa delle abbondanti piogge, oltre a Rovenna ha isolato altre frazioni montane di Cernobbio. Complessivamente sono 900 le persone isolate. Infine, da segnalare che continua a salire il livello del lago di Como. Nei punti più bassi del marciapiede davanti a Piazza Cavour sono stati posati sacchetti di sabbia per fronteggiare l’avanzata del Lario. Sembra comunque lontana la possibilità di esondazione.