Riva, parola d’ordine ‘pazienza’ Lugano con N’zege, cerotti alla Sam
Tutte in campo le ticinesi di serie A: i Tigers ospitano il Vevey, la Sam gioca a Monthey e il Riva ospita il Nyon. Un sabato interessante con problemi differenti per le due squadre maschili: il Lugano, come già annunciato, ha ingaggiato il nazionale N’zege (classe 1992, 203 cm) a rinforzare il reparto lunghi, mentre la Sam va a Monthey senza Slokar, febbre, e Aw, caviglia.
Per i Tigers un rinforzo di peso, considerata la buona attitudine difensiva e alla sua fisicità. Certo è che la prossima partenza di Portannese viene a limitare un po’ quello che è l’equilibrio bianconero: si ha un lungo in più ma un giocatore di spessore – regia, tiro, lettura del gioco e difesa – in meno. E in un contesto dove Smith ha fatto le valigie e Porter gioca prevalentemente solo per sé stesso, il problema della gestione del gioco potrebbe complicarsi. Vedremo come il coach saprà gestire la nuova situazione. In ogni caso il Vevey di Bavcevic è un cliente difficile, la forza di Nikolic sotto le plance e il dinamismo dentro e fuori l’area di Molteni possono creare non pochi problemi, con Ikonic e Hasandic pure loro con medie al tiro in doppia cifra. Se la difesa sarà quella vista contro Monthey, sarà un bel vedere.
La Sam va in Vallese con i centri out. Un fattore di non poco conto. «Non siamo ancora riusciti a fare una partita al completo – commenta Gubitosa – e questa è una partita diretta per il quarto posto. Cercheremo di fare il massimo come sempre, ma in casa il Monthey è un osso molto duro».
A Valter Montini e al suo Riva la sfida contro il Nyon potrebbe portare i primi punti. «È quello che ci auguriamo tutti, ma per ora non abbiamo potuto che verificare quanto detto a inizio stagione: la squadra è nuova, giovanissima, senza svizzere di esperienza e quindi ci vuole, e ci vorrà, pazienza».
Come giudichi questi primi due mesi? «Sono soddisfatto per l’impegno che tutte ci mettono negli allenamenti e in partita: qualche miglioramento lo si è già visto, ma per una crescita sostanziale ci vorranno ancora tanti allenamento. Le avversarie hanno tutte almeno due o tre svizzere esperte, mentre da noi la più esperta ha 19 anni. Un gap che non colmi in poco tempo». E l’apporto delle straniere? «Diciamo che ci stanno dando quanto ci aspettavamo. Anche per loro non è facile calarsi in una situazione come la nostra, ma si prodigano molto e non si risparmiano. Dal punto di vista mentale stanno bene in campo e in allenamento e fanno il più possibile per aiutare le compagne».
Perdere sempre è dura? «Devo dire che tutte stanno reagendo bene, consapevoli che danno sempre il massimo, ma da un giorno all’altro non s’inventa nulla, tantomeno nel basket». Un Riva quindi ricco di attese e di speranze che si dovrebbero concretizzare in positivo fra qualche settimana. Intanto, forza ragazze.