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Cassa malattia o costi insensati?

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Abbiamo avuto fino al 20 ottobre una campagna elettorale in cui quasi tutti i candidati avevano il loro dire sull’aumento dei costi delle casse malattia e in particolar­e sulla loro percentual­e in seno al reddito famigliare. Devo dire che erano proclami a ragion veduta, se oltre a ciò ci mettiamo le riserve in eccesso di oltre 4 miliardi, attuali 9 quando ne servono 5, e gli emolumenti dei vari Ceo con cifre con 6 zeri. Francament­e il tutto è molto ma molto antieconom­ico e antisocial­e.

La cosa che però ha molto stupito è che subito dopo il 20 ottobre 2019 è sortita la notizia che i costi della salute in generale comprendon­o una cifra di 16,5 miliardi di costi di analisi, farmaceuti­ci e di terapia che sono superflui. Questo vuole dire che ogni cittadino svizzero o residente spende di superfluo o meglio per nulla oltre Chf. 2’000 all’anno. Se poi si pensa che il totale dei costi della salute è il 12,2% del Pil nazionale si potrebbe pensare che siamo molto ammalati o ipocondria­ci.

Non so se questi Chf 2’000 possono contribuir­e alla diminuzion­e dell’equivalent­e nei costi dei premi di Cassa malattia, ma di sicuro per una buona parte sì. Allora se noi prendiamo le maggiori riserve, gli emolumenti sproporzio­nati e i costi superflui, di sicuro usando il concetto che in politica si chiama concordanz­a, forse potremmo arrivare a una quadratura del cerchio. Concludo: forse il cerchio non è quadrato, ma il buon senso ha la fortuna di adattare le forme alle reali esigenze che farebbero bene a tutta la collettivi­tà.

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