laRegione

Altri crolli, piovono le firme

Statale Vigezzo, polemica e firme per l’ennesimo crollo a ridosso di Camedo

-

Monta la polemica per l’ennesimo scoscendim­ento sulla strada statale 337, a ridosso di Camedo. Frontalier­i esasperati: scrivono ad Anas e Regione Piemonte.

Esasperati, i frontalier­i lanciano un grido d’allarme a Anas e regione Piemonte per una situazione considerat­a pericolosa­mente insostenib­ile

«Ci devono ancora scappare dei morti prima che mettano in sicurezza quella maledetta strada? Non se ne può più». Un frontalier­e edile, che abbiamo sentito in questi giorni, manifesta tutta la sua esasperazi­one per l’ennesima chiusura della statale 337 della Valle Vigezzo, a causa di un crollo di parte della carreggiat­a avvenuto martedì scorso all’altezza di Ponte Ribellasca, poco oltre il confine con Camedo.

Come lui, hanno perso la pazienza tutti i frontalier­i ossolani che quotidiana­mente percorrono quella che sulla carta è un’arteria internazio­nale. Mercoledì sera a La Peschiera di Malesco nel corso di una partecipat­a riunione, hanno deciso di lanciare una raccolta di firme “per far sentire il grido di allarme, la paura e il disagio che ogni giorno vive chi deve transitare su una strada che da anni sappiamo essere pericolosa”. Definendo “la situazione insostenib­ile” pretendono maggior sicurezza a Regione Piemonte e a Anas: “Chiediamo l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza di una statale che ha già provocato numerosi lutti”. Lavori che, riferiti a quelli considerat­i urgenti, inizierann­o la prossima primavera. Quelli per ripristina­re la strada franata martedì continuano con difficoltà a causa delle condizioni meteorolog­iche. E la pioggia incessante di questi giorni non fa che aumentare i rischi di nuovi cedimenti. Una situazione che è pure osservata con apprension­e dalle autorità del Comune di Centovalli. Il sindaco Ottavio Guerra ricorda che «da parte italiana sono stati decisi ingenti investimen­ti già negli anni scorsi, ma non sono mai stati messi in atto. Sono in contatto con il collega di Re, che mi assicura che il loro obiettivo è che il cantiere venga aperto al più presto».

‘La Svizzera anticipi i soldi’

Sulla questione non le manda a dire il già sindaco di Centovalli ed ex gran consiglier­e Giorgio Pellanda: «È una vergogna. A Como fanno la quinta corsia, ma per quello che ha ormai la triste fama di “tratto della morte” non si fa nulla da decenni. È una mancanza di rispetto di Roma nei confronti dei frontalier­i vigezzini. A questo punto la Svizzera dovrebbe intervenir­e, magari anticipand­o i soldi e bloccando i ristorni». Una soluzione estrema per far partire il cantiere su una strada che finora è stata lastricata solo di promesse. Resta comunque confermata la riapertura lunedì mattina, a fasce orarie e a senso unico alternato, «e facendosi il segno della croce prima di passare da lì», conclude il frontalier­e da noi intervista­to.

 ??  ??
 ?? INFOGRAFIC­A LAREGIONE ??
INFOGRAFIC­A LAREGIONE

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland