Campione, firmata l’intesa
Berna ha approvato lo scambio di note tra Svizzera e Italia relativo allo statuto doganale europeo
Dalla corrispondenza postale all’immatricolazione delle vetture, tutte le novità di un’intesa funesta che ha il sapore della beffa
Per Campione d’Italia è in arrivo un maremoto, destinato a porre fine a un’epoca. E il futuro dei cittadini dell’enclave, numero che si sta assottigliando, è senza certezze. Famiglie e persone che a Natale metteranno qualcosa in tavola grazie al Lions Club e alla Dispensa alimentare certificano lo stato di malessere in cui vivono i meno abbienti da quando è deflagrata la crisi del Casinò schiacciato da una montagna di debiti e chiuso nel luglio 2018, per decisione dei giudici fallimentari di Como. Un fallimento che, trascinatosi fino al dissesto finanziario del Comune, ha bruciato oltre ottanta posti di lavoro. Campione d’Italia, oggi, è paese a occupazione (quasi) zero.
L’enclave il prossimo 1° gennaio entrerà nello spazio doganale europeo. È di ieri la firma posta dal Consiglio federale allo scambio di note tra Svizzera e Italia relativo al cambio di statuto doganale. Ciò si traduce nella cessazione di molti servizi essenziali da sempre garantiti mediante la collaborazione con il Cantone. Nelle ultime settimane ci sono stati diversi incontri italo-svizzeri a livello ministeriale per cercare di attenuare le conseguenze dell’uscita di Campione dal sistema doganale svizzero. Le criticità, denunciate in marzo dal Comitato civico, presieduto da Roberto Canesi, non sono state rimosse. A cominciare dal servizio postale da sempre svolto dalle Poste svizzere che cesserà il prossimo 30 dicembre. L’80% della corrispondenza arriva a Campione dalla Svizzera. Nell’ufficio delle poste svizzere, collocato nel Municipio, è possibile pagare fatture svizzere, come i referti e le diagnosi mediche che vengono trasmessi al medico di base di Campione. Tutta la corrispondenza, in partenza dal Ticino, prima di arrivare nell’enclave andrà a Milano.
Un anno per stargare le auto ‘Ti’
Stop a targhe e patenti svizzere per i campionesi che dal 1° gennaio dovranno sostenere gli esami in Italia per la licenza di guida. L’immatricolazione di nuove auto e moto si dovrà fare all’ufficio della motorizzazione di Como. Le vetture targate Ticino, entro un anno, dovranno essere stargate, con conseguente sdoganamento e nuova immatricolazione. Sessanta giorni dal 1° gennaio per cambiare la patente che dovrà essere italiana.
Tutto è pronto. La dogana svizzera non avrà un ufficio a Campione e non ci saranno controlli congiunti sul territorio dell’enclave. La dogana svizzera a Bissone ha installato un ‘punto di controllo’ con una cassetta in cui infilare le dichiarazioni scritte per la merce d’importazione. I campionesi minori di 14 anni non potranno più raggiungere da soli e usare le strutture sportive dei comuni ticinesi: dovranno essere accompagnati. L’attuale servizio di raccolto dei rifiuti continuerà per sei mesi. Poi, si cambia tutto. Continueranno i servizi di telefonia, internet, via cavo, fibra e Tv, così come i servizi di ambulanza e pronto intervento, dei vigili del fuoco e del trasporto pubblico.
Il Tar conferma i tagli in Comune
Nel frattempo, ieri, il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha depositato l’ordinanza con la quale respinge il ricorso che hanno presentato dei dipendenti comunali dell’enclave contro tutti gli atti relativi alla nuova pianta organica del Comune di Campione d’Italia. La discussione dei giudici risale allo scorso mese di settembre. I giudici amministrativi capitolini hanno in sostanza confermato i tagli che erano già decisi.