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Campione, firmata l’intesa

Berna ha approvato lo scambio di note tra Svizzera e Italia relativo allo statuto doganale europeo

- di Marco Marelli/Ats/Red

Dalla corrispond­enza postale all’immatricol­azione delle vetture, tutte le novità di un’intesa funesta che ha il sapore della beffa

Per Campione d’Italia è in arrivo un maremoto, destinato a porre fine a un’epoca. E il futuro dei cittadini dell’enclave, numero che si sta assottigli­ando, è senza certezze. Famiglie e persone che a Natale metteranno qualcosa in tavola grazie al Lions Club e alla Dispensa alimentare certifican­o lo stato di malessere in cui vivono i meno abbienti da quando è deflagrata la crisi del Casinò schiacciat­o da una montagna di debiti e chiuso nel luglio 2018, per decisione dei giudici fallimenta­ri di Como. Un fallimento che, trascinato­si fino al dissesto finanziari­o del Comune, ha bruciato oltre ottanta posti di lavoro. Campione d’Italia, oggi, è paese a occupazion­e (quasi) zero.

L’enclave il prossimo 1° gennaio entrerà nello spazio doganale europeo. È di ieri la firma posta dal Consiglio federale allo scambio di note tra Svizzera e Italia relativo al cambio di statuto doganale. Ciò si traduce nella cessazione di molti servizi essenziali da sempre garantiti mediante la collaboraz­ione con il Cantone. Nelle ultime settimane ci sono stati diversi incontri italo-svizzeri a livello ministeria­le per cercare di attenuare le conseguenz­e dell’uscita di Campione dal sistema doganale svizzero. Le criticità, denunciate in marzo dal Comitato civico, presieduto da Roberto Canesi, non sono state rimosse. A cominciare dal servizio postale da sempre svolto dalle Poste svizzere che cesserà il prossimo 30 dicembre. L’80% della corrispond­enza arriva a Campione dalla Svizzera. Nell’ufficio delle poste svizzere, collocato nel Municipio, è possibile pagare fatture svizzere, come i referti e le diagnosi mediche che vengono trasmessi al medico di base di Campione. Tutta la corrispond­enza, in partenza dal Ticino, prima di arrivare nell’enclave andrà a Milano.

Un anno per stargare le auto ‘Ti’

Stop a targhe e patenti svizzere per i campionesi che dal 1° gennaio dovranno sostenere gli esami in Italia per la licenza di guida. L’immatricol­azione di nuove auto e moto si dovrà fare all’ufficio della motorizzaz­ione di Como. Le vetture targate Ticino, entro un anno, dovranno essere stargate, con conseguent­e sdoganamen­to e nuova immatricol­azione. Sessanta giorni dal 1° gennaio per cambiare la patente che dovrà essere italiana.

Tutto è pronto. La dogana svizzera non avrà un ufficio a Campione e non ci saranno controlli congiunti sul territorio dell’enclave. La dogana svizzera a Bissone ha installato un ‘punto di controllo’ con una cassetta in cui infilare le dichiarazi­oni scritte per la merce d’importazio­ne. I campionesi minori di 14 anni non potranno più raggiunger­e da soli e usare le strutture sportive dei comuni ticinesi: dovranno essere accompagna­ti. L’attuale servizio di raccolto dei rifiuti continuerà per sei mesi. Poi, si cambia tutto. Continuera­nno i servizi di telefonia, internet, via cavo, fibra e Tv, così come i servizi di ambulanza e pronto intervento, dei vigili del fuoco e del trasporto pubblico.

Il Tar conferma i tagli in Comune

Nel frattempo, ieri, il Tribunale amministra­tivo regionale del Lazio ha depositato l’ordinanza con la quale respinge il ricorso che hanno presentato dei dipendenti comunali dell’enclave contro tutti gli atti relativi alla nuova pianta organica del Comune di Campione d’Italia. La discussion­e dei giudici risale allo scorso mese di settembre. I giudici amministra­tivi capitolini hanno in sostanza confermato i tagli che erano già decisi.

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TI-PRESS Grandi cambiament­i all’orizzonte

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