Accolta la ‘dieta’ a Cadempino
Il peggior preventivo degli ultimi anni, come è stato definito senza mezzi termini, ha superato lo scoglio del Consiglio comunale di Cadempino, riunito lunedì. Luce verde per le previsioni per il 2020, quand’è preventivato un disavanzo di 6,3 milioni di franchi. Il legislativo ha dato la sua approvazione, così come da messaggio municipale, senza alcuna modifica, comprensiva dunque della dieta. Che anche per l’anno prossimo prevede, fra le altre misure, 10% di aiuti in meno alle associazioni del Comune. La crisi a Cadempino si è aperta un anno fa, dopo il disimpegno del maggior contribuente: la Luxury Good International Sa (della quale proprietario è il gruppo parigino Kering, di cui fa parte anche la Gucci). Il colosso della moda ha deciso di trasferire 150 impieghi dal Ticino al Nord Italia, con la conseguenza che le imposte pagate al Comune sono crollate di diversi milioni di franchi. Un trend che si rifletterà anche sul bilancio del prossimo anno. Il Cc ha approvato anche il mantenimento del moltiplicatore d’imposta al 60%, un tasso tuttora competitivo nell’attuale panorama cantonale. Il Comune riesce ad attutire il colpo, grazie a un solido capitale proprio. Tra i tagli, continuerà a restare in vigore la riduzione del 10% degli onorari dei municipali. Durante la seduta è stato accolto l’esame della mozione presentata dal gruppo Lega-Udc che chiede il taglio del gettone di presenza alle sedute del Consiglio comunale per l’anno 2019. Lunedì sera, tra le numerose sedute di Consiglio comunale nel Luganese, anche quella di Manno che ha accolto il bilancio preventivo 2020 (disavanzo di 234mila franchi) e il mantenimento del moltiplicatore d’imposta al 65 per cento.