I tre punti, in attesa del coach
Il Lugano reagisce e torna a sorridere, in una serata ricca di episodi e di colpi di scena. E fra qualche ora ci sarà il nuovo allenatore.
Lugano – Ne succedono un po’ di tutti i colori, nella prima serata del dopo Kapanen. In una partita che comincia in un clima a dir poco ovattato, siccome non ci sono né canti, né cori. Con la curva del Lugano che rimane vuota, occupata da uno striscione su cui sta scritto così: «Fate talmente cagare che non sappiamo più neanche come insultare». Ma dopo appena 27 secondi quel silenzio è interrotto da un boato che arriva dalle tribune, quando il tiro di Klasen dalla distanza spiazza il portiere del Bienne Paupe. E questo nome tenetelo a mente, perché sarà il protagonista nell’epilogo di serata. Che per i bianconeri inizia in maniera trionfale non solo per il rapido vantaggio dello svedese, a cui fa seguito il raddoppio di Loeffel in powerplay, all’8’23’’. Infatti, nel venerdì del battesimo in panchina del ‘diesse’ Domenichelli, il Lugano dimostra di aver mentalmente digerito ciò che era capitato al derby, in un primo tempo in cui il disco praticamente si muove soltanto in una direzione, quella che porta dritta dritta al terzo di difesa del Bienne. Con ciò, non si può comunque dire che a Lugano la vita sia soltanto rose e fiori. A ricordare a tutti che l’hockey è sport complesso, in cui non si può rimediare alle cose che non vanno dall’oggi al domani, è ciò che accade in avvio di periodo centrale. Quando il Bienne segna due volte con soli due tiri, azzerando il doppio vantaggio bianconero in appena un minuto. A quel punto, in pratica, inizia una nuova partita. Che si fa prima accesa, poi appassionante e infine persino vibrante. Con continui capovolgimenti di fronte, occasioni create e poi malamente sciupate, salvataggi in extremis e, naturalmente, altre reti: ben cinque, tutte negli ultimi 21 minuti. Di cui addirittura quattro in situazioni di inferiorità numerica. Tra tutti quei gol, però, ce n’è uno che pesa più degli altri: è il definitivo sorpasso bianconero al 52’20’’, quando Elien Paupe (ricordate?) abbandona la gabbia per gestire un disco nell’angolo, ma al momento di controllare il puck finisce platealmente a terra, regalando ad Alessio Bertaggia il gol più facile della sua carriera. È il momento della svolta, in una partita che si conclude tra gli applausi per la reazione e per i tre punti. Nel giorno in cui McIntyre ottiene i suoi primi punti in bianconero (due assist), mentre Loeffel letteralmente s’esalta segnando addirittura tre volte, e in cui il Lugano fa un primo passo sulla sua nuova strada. In attesa che oggi venga fatto anche il nome del nuovo allenatore, la cui presentazione – l’annuncio via email arriva poco dopo le 22.30 – avverrà in una conferenza stampa indetta a metà mattinata.