Siamo vicino ai punti critici!
Il Polo Nord si riscalda due volte più velocemente rispetto al resto del pianeta. In questa regione le conseguenze del cambiamento climatico si manifestano in modo particolarmente devastante. Siamo oramai molto vicini ad alcuni “punti critici”. Una volta superati, non vi sarà più possibilità di ritorno. Il crescente riscaldamento globale destabilizza i ghiacci polari. A causa di questo fenomeno il livello dei mari si è innalzato di alcuni metri. Lo scioglimento del permafrost (suolo perennemente congelato), inoltre, provoca il rilascio nell’atmosfera di enormi quantità di metano, un gas serra che accelera ancor di più il cambiamento climatico. La circolazione dell’atmosfera e degli oceani, infine, viene pesantemente influenzata. Tutto ciò non modifica unicamente il clima dell’Artide, ma quello dell’intero pianeta. Ma cosa sono i “punti critici”? Sono soglie naturali del sistema climatico. Se tali soglie venissero superate, nell’intero sistema si innescherebbero cambiamenti irreversibili, e il nostro clima perderebbe il suo odierno equilibrio, un equilibrio che non potremmo ritrovare neppure in migliaia di anni. Il superamento dei punti critici, inoltre, può scatenare pericolosi fenomeni di retroazione. Se ad esempio la foresta pluviale scomparisse per sempre, verrebbero liberate enormi quantità di CO2, le quali aggraverebbero ancor di più il cambiamento climatico.