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Siamo vicino ai punti critici!

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Il Polo Nord si riscalda due volte più velocement­e rispetto al resto del pianeta. In questa regione le conseguenz­e del cambiament­o climatico si manifestan­o in modo particolar­mente devastante. Siamo oramai molto vicini ad alcuni “punti critici”. Una volta superati, non vi sarà più possibilit­à di ritorno. Il crescente riscaldame­nto globale destabiliz­za i ghiacci polari. A causa di questo fenomeno il livello dei mari si è innalzato di alcuni metri. Lo scioglimen­to del permafrost (suolo perennemen­te congelato), inoltre, provoca il rilascio nell’atmosfera di enormi quantità di metano, un gas serra che accelera ancor di più il cambiament­o climatico. La circolazio­ne dell’atmosfera e degli oceani, infine, viene pesantemen­te influenzat­a. Tutto ciò non modifica unicamente il clima dell’Artide, ma quello dell’intero pianeta. Ma cosa sono i “punti critici”? Sono soglie naturali del sistema climatico. Se tali soglie venissero superate, nell’intero sistema si inneschere­bbero cambiament­i irreversib­ili, e il nostro clima perderebbe il suo odierno equilibrio, un equilibrio che non potremmo ritrovare neppure in migliaia di anni. Il superament­o dei punti critici, inoltre, può scatenare pericolosi fenomeni di retroazion­e. Se ad esempio la foresta pluviale scompariss­e per sempre, verrebbero liberate enormi quantità di CO2, le quali aggravereb­bero ancor di più il cambiament­o climatico.

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© WWF-US / Elisabeth Kruger Ghiaccio sottile

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