Il nuovo nido non s’ha da fare
Le osservazioni dell’Esecutivo locarnese confermano il suo preavviso sfavorevole alla mozione
Il rapporto della Gestione invece accoglie la richiesta della realizzazione di un nuovo istituto comunale. La parola ora al Legislativo.
“L’abbinamento dell’offerta pubblica e quelle private saranno sufficienti a coprire il fabbisogno delle famiglie di Locarno”, perciò “l’Esecutivo cittadino non intende procedere con la realizzazione di una nuova sede del nido dell’infanzia nella Residenza PerSempre”. In sintesi, ecco la conclusione che il Municipio di Locarno consegna alle sue osservazioni all’indirizzo della Commissione della gestione e dei consiglieri comunali in merito alla mozione ‘Realizzazione di un nuovo nido comunale’, presentata da Barbara Angelini Piva, Gabriele Domenighetti e firmatari il 28 agosto 2017. La mozione, lo ricordiamo, chiedeva la realizzazione di un nuovo nido comunale per sopperire alla mancanza di “almeno 44 posti”. Il testo municipale, inviato lo scorso 20 dicembre, chiede quindi al Legislativo di non accogliere la summenzionata richiesta.
Nel documento, l’Esecutivo locarnese precisa ancora che “una Fondazione privata è intenzionata a realizzare un nido nella Residenza PerSempre”: il progetto sembra essere in stato avanzato, tanto che dovrebbe arrivare presto una richiesta al Cantone. A titolo rassicurativo il Municipio scrive che, durante un colloquio, il responsabile cantonale dell’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani non ha obiettato sulle qualità pedagogiche della fondazione. In aggiunta, “l’autorità cantonale ha confermato che con la realizzazione di questo nido, unitamente a quello che si insedierà nello stabile della Cooperativa dell’Isolino, il fabbisogno sarebbe coperto e non dovrebbe esserci più carenza di posti per bambini”, scrive il Municipio.
In attesa del prossimo Cc
Il testo con le osservazioni del Municipio è il quinto di una serie e va a completare il preavviso e il suo complemento che a suo tempo sono stati pubblicati. Facciamo allora qualche passo a ritroso e ripercorriamo le tappe tornando al 28 agosto 2017, quando i mozionanti inviano la richiesta che, considerata la comprovata necessità, chiedeva di procedere all’ampliamento dell’offerta del nido comunale o in via subordinata affittare spazi o realizzare una nuova struttura. La mozione presentata ad agosto da Angelini Piva seguiva, lo ricordiamo, l’interrogazione del 20 marzo 2017 che chiedeva lumi sulla situazione nido dell’infanzia in via D’Alberti.
Il 22 marzo 2018, l’Esecutivo cittadino risponde alla richiesta con un preavviso in cui scriveva che riteneva “prematuro esaminare il quesito posto dalla mozione”, aggiungendo che un aggiornamento entro il 2018 sarebbe stato necessario a identificare bisogni e forme di potenziamento. Al preavviso attendista segue, dopo più di un anno, un complemento (27 maggio 2019), in cui il Municipio ribadisce che “non sono date le condizioni per la realizzazione di un nuovo nido comunale nelle modalità e tempistiche previste dal progetto” presentato dai mozionanti. Il 1° luglio 2019, la Commissione della gestione pubblica il suo rapporto. Nel testo, facendo le debite considerazioni e prendendo in esame le cifre delle strutture sul territorio (il nido comunale ha 63 posti; il privato Le Coccinelle accoglie 40 bimbi da 0 a 4 anni; Il Boschetto, un numero limitato di bambini da 2 a 4 anni), la Gestione risolve accogliendo la mozione e chiede all’Esecutivo di trovare “una soluzione sostenibile entro breve tempo”, tenendo conto dell’alta richiesta delle famiglie e consapevole anche della necessità di lavori di manutenzione dell’attuale nido comunale. Ora la parola al Consiglio comunale.