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È sempre 3+1. ‘Ma tutti dovranno tenersi pronti’

- C.S.

Davos – Ha un volto diverso anche solo rispetto a quello della sera prima, il primo Lugano di Pelletier sul ghiaccio di Davos. Soprattutt­o perché tra i pali debutta Schlegel (destando un’ottima impression­e) e in attacco Pelletier decide subito di apportare cambiament­i, pure se anche in difesa c’è una novità, e cioè che lo straniero sacrificat­o stavolta è Postma. «Ho parlato subito con tutti e cinque gli stranieri – spiega il nuovo coach –, e ho chiesto loro di tenersi sempre pronti, perché al termine della regular season manca ancora una ventina di partite e nessuno dice che giocheremo sempre con la formula del 3+1, ma potremmo anche optare per il 2 stranieri davanti e 2 dietro». Come già la sera prima in casa, contro il Bienne, il Lugano mostra nuovamente buone cose. Tanto che, dopo un avvio davvero difficile, i bianconeri vanno alla prima pausa sull’1-0 (ancora in gol lo scatenato Loeffel), e poi alla seconda sul 2-1. Dopo che Suri – facendosi perdonare l’incredibil­e gol mancato a porta vuota al 7’ del primo tempo – s’inventa un lancio millimetri­co per Sannitz, che di ritorno da una penalità non lascia scampo ad Aeschliman­n. Pare il punto di svolta, invece no: il Lugano finirà per pagar caro quel presunto discusso fuorigioco prima del 2-2 di Herzog, su cui la squadra di Wohlwend costruirà un vantaggio destinato poi a durare fino al termine.

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