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Un’altra spalla per i genitori

Dopo le mense, il Municipio si concentra sui centri extrascola­stici: c’è il messaggio per crearne 4

- Di Giacomo Rizza

Si tratta del secondo passo della Città sulla linea della politica di conciliabi­lità lavoro-famiglia. Le strutture sarebbero le prime di questo tipo a gestione comunale.

Il Municipio di Bellinzona detta il prossimo passo a sostegno dei nuclei familiari. Dopo essersi concentrat­o sulle mense scolastich­e nel corso del 2019, è infatti pronto il messaggio da sottoporre al Consiglio comunale relativo alla realizzazi­one sul territorio cittadino dei primi quattro centri extrascola­stici a gestione comunale. Se il legislativ­o non si opporrà alla volontà dell’esecutivo, il servizio (a beneficio di bambini e ragazzi in età della scuola dell’obbligo) verrebbe proposto a Claro (all’interno dello stabile patriziale), Gnosca (nella sala multiuso della scuola elementare a beneficio anche dei quartieri di Gorduno, Moleno e Pianezzo) e Bellinzona, dove sono previsti due sedi: una all’interno di una stabile ubicato di fronte alla sede delle scuole elementari Nord (per i bisogni dell’adiacente scuola e di eventuali altre sedi del quartiere di Bellinzona) e una all’interno della scuole elementari delle Semine per i bisogni extrascola­stici del relativo quartiere. I quattro nuovi centri entrerebbe­ro in servizio dall’inizio del prossimo anno scolastico (ma non si esclude l’apertura anticipata nel corso della prossima estate) e andrebbero a sommarsi ai tre a gestione privata già presenti sul territorio comunale (Polo Sud a Bellinzona, Camalù a Giubiasco e L’Aquilone a Monte Carasso). I posti nei nuovi centri extrascola­stici sarebbero 135: 50 alle Semine, 30 alle scuole Nord, 45 a Claro e 10 a Gnosca.

Spazio collettivo, educativo e protetto

All’interno di tali strutture si prevede la presa a carico degli ospiti nel primo mattino, durante la pausa pranzo e al termine delle lezioni, ma il servizio è pure finalizzat­o per accogliere bambini anche al di fuori del periodo scolastico. Il tutto, si legge nel messaggio municipale, “in uno spazio collettivo diurno di qualità, protetto ed educativo” (saranno presenti, oltre a un direttore unico, educatori responsabi­li formati, operatori e sorveglian­ti).

Al fine di poter beneficiar­e di importanti sussidi da parte del Cantone (che con un contributo pari al 50% fisserebbe a 245mila le spese di gestione a carico della Città), si prospetta un’apertura per 48 settimane annue, dalle 7 alle 19 durante i giorni feriali. La retta giornalier­a per gli utenti sarebbe di 20 franchi. Il Comune prevede di investire 350mila franchi (suddivisi fra i quattro luoghi individuat­i per ospitare il servizio) per ristruttur­azioni, migliorie e acquisto di materiale. C’è inoltre da considerar­e il costo degli affitti per lo stabile del Patriziato di Claro (24mila franchi annui) e dello stabile su viale Giuseppe Motta (65mila annui) sede del centro extrascola­stico alle scuole elementari Nord.

Mandati ad associazio­ni

Inizialmen­te, si legge nel messaggio municipale, “a causa delle tempistica molto ristretta” il Municipio rinuncereb­be alla gestione in proprio attribuend­o il mandato su concorso ad associazio­ni già presenti sul territorio e che gestiscono centri extrascola­stici, che disporrebb­ero già del personale idoneo.

Come spiegato ieri mattina in conferenza stampa dal capodicast­ero Servizi sociali Giorgio Soldini e dal sindaco Mario Branda, la proposta si inserisce nella politica a favore della conciliabi­lità lavoro-famiglia, promossa dall’esecutivo con la pubblicazi­one nel 2018 di uno specifico sondaggio volto a individuar­e i bisogni primari dei genitori con figli fino ai 15 anni. Ciò che, tenuto conto delle necessità emerse dal formulario compilato da oltre 1’800 nuclei familiari (su un totale di 3’941), ha già portato alla realizzazi­one nel corso del 2019 di 5 nuove mense scolastich­e a gestione comunale (che si sono sommate alle sei già presenti) e all’ampliament­o di buona parte di quelle già esistenti. Ciò che ha condotto a un netto aumento dei posti mensa (passati da 150 a 330) a disposizio­ne delle famiglie bellinzone­si con figli alle scuole elementari.

In futuro focus su asili nidi e preasili

Dopo aver affrontato la priorità legata alle mense e sottoposto ora una nuova proposta al Consiglio comunale, Soldini ha annunciato che il tema degli asili nido e dei preasili (altra esigenza concreta emersa dal sondaggio) sarà trattato nel corso della prossima legislatur­a. «Per ora – ha affermato il municipale – possiamo considerar­e mantenuta la promessa fatta dal mio dicastero di volersi concentrar­e sul tema dei centri extrascola­stici subito dopo aver concretizz­ato il progetto per le mense». «La Città aggregata non significa solo grandi progetti, ma anche avvicinars­i alla esigenze concrete della vita quotidiana dei cittadini», ha dal canto suo sottolinea­to il sindaco.

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Le sedi sono previste a Claro, Gnosca e Bellinzona (elementari Nord e Semine)

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